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Scheda: la filiera agroalimentare

Con il termine "filiera agroalimentare" si intende tutto il processo che porta alla realizzazione di un prodotto alimentare, a partire dalla materia prima fino a ciò che arriva sulla tavola del consumatore. Gli attori coinvolti nella filiera agroalimentare sono quindi gli agricoltori, l’industria di trasformazione e di confezionamento, i trasportatori, i distributori, i commercianti all'ingrosso e al dettaglio, fino al consumatore.

Secondo Wikipedia, la filiera agroalimentare rappresenta l’insieme (il "sistema") delle principali attività, tecnologie, risorse e organizzazioni che concorrono alla creazione, trasformazione, distribuzione, commercializzazione e fornitura di un prodotto agroalimentare. In breve, ci si riferisce all’insieme delle aziende che concorrono alla catena di fornitura di un determinato bene alimetare.



Filiera corta e filiera lunga
La filiera può essere definita corta o lunga in funzione del numero di soggetti coinvolti nella realizzazione del prodotto finale.

Le filiere dei prodotti freschi, che non richiedono particolari lavorazioni, sono quasi sempre corte, in quanto la produzione agricola dalle aziende passa direttamente dalla produzione al confezionamento e alla distribuzione. Questo genere di filiera sostiene lo sviluppo delle economie e tipicità locali, migliora le prestazioni ambientali di aziende e territorio o offre maggiore trasparenza e garanzia al consumatore.

Le filiere che prevedono un numero maggiore di passaggi e di soggetti di filiera, facendo subire alla materia prima processi più o meno articolati, sono invece considerate lunghe.

Filiera controllata
La certificazione di filiera controllata viene riconosciuta a un'azienda il cui prodotto vanti una assoluta rintracciabilità e standard igienico-sanitari rigorosi definiti secondo i criteri dell'HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Point).

Il risultato di questi due fattori è la cosiddetta "Tracciabilità di filiera", da diversi anni regolamentata da standard normativi in tutta Europa. In questo caso, quindi, a differenza dei marchi IGP, non conta tanto la zona di produzione o la tradizione produttiva del prodotto, quanto chi è intervenuto a produrlo, trasformarlo, confezionarlo e poi commercializzarlo.

L’identificazione di tutte le aziende coinvolte nel processo di un dato bene (dalla produzione primaria, alla trasformazione, alla commercializzazione) permette al consumatore di attribuire le rispettive responsabilità a tutti i soggetti coinvolti nel conseguimento del prodotto finale e di conoscere la provenienza di tutte le materie prime che costituiscono i prodotti, i metodi di produzione, i processi di lavorazione, le modalità di trasporto adottate.

Contemporaneamente, l’adozione di un sistema di tracciabilità supporta efficacemente le aziende in tutte le certificazioni, da quelle ambientali a quelle di prodotto e di processo.