Il Cile e' una super-potenza agricola emergente
Dall'inizio del secolo, l'export alimentare cileno è aumentato in media del 12% annuo, raggiungendo i 9,4 miliardi di euro nel 2008. Elementi centrali per raggiungere l'obiettivo sono le innovazioni nella lavorazione dei prodotti per un maggiore valore aggiunto.
Grazie alla posizione geografica del Cile, si può parlare di ottimali condizioni, che sono un pilastro per il successo delle esportazioni agricole. La controstagionalità, inoltre, fa sì che il Cile fornisca grandi volumi di frutta all'emisfero nord.
Il paese è il principale esportatore al mondo di uva da tavola, il secondo di kiwi e avocado e tra i principali protagonisti nell'export di mele, pere e drupacee. Il Cile conta per il 2% in ambito di produzione cerasicola mondiale, ma se si considera soltanto la produzione fuori stagione, la percentuale di rappresentatività delle ciliegie cilene sale all'80%.
Diritti del breeder
Una delle priorità nello sviluppo dell'agricoltura è la ratifica della convenzione internazionale UPOV '91 (Union pour la protection des obtentions végétales) e l'introduzione di diritti per i breeder (coloro che selezionano nuove varietà).
Il Cile lo ha reso obbligatorio nell'accordo di libero scambio raggiunto con gli Stati Uniti. L'accordo doveva essere effettivo già dal 1 gennaio 2009, ma per mano del governo precedente ha subito un ritardo. Nell'arco di qualche mese la nuova legge sarà pronta.
Ciò rende il Cile ancora più interessante per lo sviluppo di materiali vegetali di propagazione.
Piante geneticamente modificate
Sotto la guida del nuovo governo, in Cile saranno presto offerte opportunità di coltivare piante geneticamente modificate. Il ministro dell'agricoltura è l'ideatore del disegno di legge, presentato due anni fa, e gli istituti di ricerca lavorano già da alcuni anni allo sviluppo di nuove varietà di frutta e di salmone transgenico.
Serre
La coltivazione in serra non sta ancora prendendo piede. Di recente è stato costruito un complesso di 4,5 ettari di serre in plastica per la produzione di pomodori, ma finché non ci sarà un tentativo di organizzazione del mercato del fresco locale, la situazione non cambierà troppo in fretta. I supermercati, i grandi trasformatori o gli investitori privati potrebbero eventualmente prendere l'iniziativa in questa direzione.
Opportunità
Si registra una crescente domanda verso una più efficiente lavorazione dei prodotti, verso sistemi di controllo della qualità e conoscenze tecniche specifiche. La determinazione a diventare una potenza agricola è invariata, cosa che attrae anche i piccoli produttori. Non esistono molte fiere ortofrutticole dedicate in Cile, ma sono attive numerose organizzazioni pubbliche e private che possono occuparsi delle attività promozionali.
Fonte: Berichten Buitenland, dicembre 2010