La compagnia ha comunicato un incremento anno-su-anno per il prezzo delle banane nel periodo luglio/agosto su tutti i mercati. Inoltre, il profitto netto e i volumi della linea a valore aggiunto di insalate sono lentamente cresciuti anno-su-anno, malgrado un deludente andamento per la categoria in generale.
Il presidente e amministratore delegato della Chiquita, Fernando Aguirre, ha così commentato i dati: “Come risultato di questi trend, possiamo anticipare un leggero miglioramento per le vendite nette della compagnia nel terzo trimestre, in confronto con lo stesso periodo del 2006, ma i margini saranno compressi se continua la crescita dei costi. Il trend a fine anno dovrebbe comunque risultare positivo. Rimaniamo fiduciosi nella validità della nostra strategia, mirata a una crescita sostenibile attraverso innovazioni, prodotti ad alto margine e un’organizzazione efficiente.”
Proprio la voce investimenti ha portato a maggiori costi per 30 milioni di dollari rispetto allo stesso periodo del 2006: soldi comunque spesi per l’introduzione di nuovi prodotti di alto livello, maggiore sicurezza alimentare, supporto al brand, pubblicità, oltre a spese amministrative, industriali e operative.
Settore Banane
Variazione anno-su-anno. Luglio/agosto 2007 rispetto a luglio/agosto 2006
Area | Prezzi | Volumi (1) | % volume totale venduto |
Nord America | +5% | +2% | 45% |
Mercato “core” europeo (2) | |||
Su base dollaro USA | +17% | 0% | 35% |
Su base valuta locale | +10% | ||
Asia, Pacifico e Medio Oriente | +12% | -4% | 15% |
Mercati “trading” (2) | +43% | -72% | 5% |
(2) Il mercato europeo "core" di Chiquita include gli Stati membri dell’UE, eccetto i nuovi entrati (Romania e Bulgaria, che vengono conteggiati nella categoria mercati "trading"), oltre a Svizzera, Norvegia e Islanda.
I prezzi delle banane sul mercato nordamericano sono aumentati del 5% anno-su-anno, come riflesso dell’aumento dei prezzi base nei contratti, aumento dei costi energetici e prezzo più elevato per i volumi fuori contratto.Il volume venduto è aumentato del 2%, come risultato di vantaggi nella distribuzione.
Per quanto riguarda i prezzi delle banane sul mercato “core” europeo, qui l’incremento anno-su-anno è stato pari al 10%, se calcolato in base alla valuta locale (+17% se calcolato in dollari statunitensi). Il risultato dello stesso periodo dell’anno scorso fu reso meno brillante dall’eccesso di offerta sul mercato e dal caldo anomalo in molti paesi europei, con conseguente diminuzione della domanda di banane.
In Asia, Pacifico e Medio Oriente, i prezzi hanno registrato una crescita del 12% anno-su-anno (su base dollaro), principalmente come conseguenza di notevoli aumenti di prezzo in Giappone, in parte dovuti a uno sfavorevole rapporto di cambio dollaro-yen. I volumi hanno registrato un calo del 4%, dovuto alla riduzione di forniture dalle Filippine, dove è diminuita la resa di prodotto di qualità.
Per quanto riguarda i mercati “trading” della compagnia (primariamente paesi europei e del Mediterraneo non rientranti nell’UE-15), la crescita dei prezzi è risultata del 43% anno-su-anno, mentre i volumi sono scesi del 72%, come riflesso di una positiva situazione in cui non si è verificato un eccesso di offerta.
Impatto degli uragani Dean e Felix
Verso la fine di agosto l’uragano Dean ha colpito alcuni importanti fornitori caraibici di banane per il mercato europeo, inclusa Martinica, Guadalupe, Santa Lucia, Dominica e Giamaica. La Chiquita non si rifornisce da queste aree; comunque, l’impatto sull’industria generale delle banane è quantificabile in minori forniture per 300.000 – 400.000 casse a settimana, pari a un calo tra il 6 e l’8% sui cinque milioni di casse di banane che vengono inviate settimanalmente verso i paesi dell’Unione europea. Gli effetti – minore offerta e prezzi in aumento – dovrebbero risentirsi sul mercato europeo per un periodo di circa sei-nove mesi, a seconda della gravità dei danni.
Ai primi di settembre, invece, l’uragano Felix si è abbattuto sulle regioni dell’America centrale. La compagnia stima anche qui che le perdite siano assolutamente minime per il prodotto a marchio Chiquita.
Settore insalate e snack salutari
Il volume di vendite di questo segmento è aumentato dell’1%, con ricavi netti in crescita del 3% (sempre anno-su-anno e sempre nel periodo luglio-agosto). Chiquita, in questo settore, è l’unica compagnia che ha riportato incrementi anno-su-anno.