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Scoperta l'attivita' antimicrobica di estratti di funghi antartici contro i batteri fitopatogeni

I microrganismi provenienti da ecosistemi estremi, come quello antartico, devono sopravvivere in condizioni difficili con basse temperature, bassi nutrienti ed elevate radiazioni UV. I microrganismi si adattano a queste condizioni evolvendo diversi adattamenti biochimici e fisiologici essenziali per la sopravvivenza.



Tutto ciò rende questi microrganismi una ricca fonte di nuovi prodotti naturali basati su strutture chimiche uniche. La scoperta di nuovi composti bioattivi è essenziale, a causa dell'aumento dei microrganismi resistenti agli antibiotici e dell'emergenza di nuove infezioni. E' stato dimostrato che i funghi provenienti da ambienti antartici producono metaboliti secondari bioattivi contro vari microrganismi, ma pochi studi hanno dimostrato attività contro i fitopatogeni di Xanthomonas.

"Questo studio si propone di ottenere estratti di metaboliti secondari da funghi filamentosi isolati dal suolo e dai sedimenti marini provenienti dagli ecosistemi antartici e di valutare la loro potenziale attività antibatterica su Xanthomonas euvesicatoria e Xanthomonas axonopodis pv. passiflorae (batteri fitopatogeni che causano malattie nel peperone, pomodoro e frutto della passione, rispettivamente)". E' quanto spiegano i ricercatori dell'UNESP dell'Università Statale São Paulo (Brasile) .

Tra i 66 estratti grezzi intracellulari e extracellulari ottenuti da funghi recuperati dal suolo e 79 ottenuti da campioni di sedimenti marini, 25 hanno mostrato la capacità di prevenire la crescita di X. euvesicatoria in vitro e 28 hanno mostrato la capacità di prevenire la crescita di X. axonopodis pv. passiflorae in vitro. Gli estratti intracellulari ed extracellulari da funghi del suolo hanno inibito circa il 97% di X. euvesicatoria e il 98% di X. axonopodis pv. passiflorae. I tassi di inibizione media contro X. euvesicatoria e X. axonopodis pv. passiflorae per gli estratti intracellulari ed extracellulari dai funghi dei sedimenti marini erano circa il 96 e il 97%, rispettivamente.

Nell'ambito della stessa ricerca, si è scoperta l'efficacia di questi estratti di funghi antartici su X. citri (X. axonopodispv.citri), agente del cancro batterico degli agrumi. Gli isolati che hanno prodotto metaboliti attivi contro il fitopatogeno sono stati identificati, utilizzando la tassonomia molecolare (sequenziamento ITS-rRNA), come: Pseudogymnoascus, Penicillium, Cadophora, Paraconiothyrium e Toxicocladosporium.

Con questo studio non solo si sono ottenuti estratti contenenti metaboliti secondari con attività antimicrobica contro X. euvesicatoria e X. axonopodis pv.passiflorae, ma soprattutto si è scoperto che questi estratti contengono possibili sostituti dei prodotti attualmente utilizzati per controllare tali fitopatogeni.

Fonte: J. Purić, G. Vieira, L.B. Cavalca L.D. Sette, H. Ferreira, M.L.C. Vieira, D.C. Sass, 'Activity of Antarctic fungi extracts against phytopathogenic bacteria', 2018, Letters in Applied Microbiology.