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Drupacee: una prima parte di stagione non cosi' deludente

Un inizio della stagione drupacee con alti e bassi sia a livello produttivo sia di richiesta sui mercati.

"Fino a questo momento, non definirei troppo deludente la campagna di pesche, nettarine e albicocche. La selezione che si è creata a causa del maltempo, prima con le gelate poi con diverse grandinate (non solo in Italia ma anche in Spagna) ci sta permettendo di non avere merce in eccesso. Anche il calibro piccolo, confezionato in vaschette, viene particolarmente richiesto da alcuni mercati, cosa che lo scorso anno non si era verificata; o meglio, la richiesta di tali frutti fu molto bassa". A dichiararlo a FreshPlaza è Gianni Liso, responsabile drupacee Miss Freschezza.



"In questi ultimissimi giorni - continua Liso - per le pesche c'è minore offerta e i produttori iniziano a chiedere prezzi più alti in campagna, anche se il mercato italiano ed europeo non risponde tempestivamente allo stesso modo. Con le albicocche, invece, dopo un interesse molto alto per le primizie, il mercato ha registrato un andamento decisamente al ribasso. Sempre più importante è la scelta varietale che determina, di conseguenza, le scelte di acquisto prima degli operatori e poi dei consumatori, i quali chiedono sempre più cultivar rosse. Fortunatamente, abbiamo una richiesta di prodotto costante da parte dei nostri clienti, con prezzi senza grossi picchi ma comunque dignitosi".



La Grande distribuzione organizzata, alcuni distributori dell'Europa centrale e soprattutto i consumatori apprezzano il lavoro svolto, la qualità dei prodotti e l'attenzione nella lavorazione. "Questo ci permette, almeno per il momento, di confermare giornalmente i volumi di carico senza accumulare merce in stoccaggio - conclude Liso - Lo scorso anno, invece, il surplus non ci dava tregua! Oggi, i volumi sono adeguati e questo è un aspetto del tutto positivo perché si offre prodotto sempre fresco e appena raccolto. Siamo ancora nella prima parte della stagione, ma pensiamo di aver passato momenti peggiori; perciò un po' di sano ottimismo ce lo mettiamo!".



La campagna dei fichi fioroni, quest'anno, si presenta con qualche giorno di anticipo, a livello generale; quella dei verdi è al giro di boa, mentre per i neri si entra nel vivo.

"Quest'anno, la prima raccolta del verde è stata effettuata il 27 maggio - spiega Cosimo Leggiero, responsabile commerciale Miss Freschezza - Abbiamo ristretto l'area di vendita di questo prodotto al territorio italiano per via della sua rapida deteriorabilità in post-raccolta, trattandosi di un prodotto molto delicato e che, per essere apprezzato, deve anche avere una giusta maturazione".



"Diverso, invece, il discorso per i neri: un prodotto che permette di ampliare l'areale di vendita anche a tutta l'Europa, soprattutto Germania, con ottimi risultati in termini di apprezzamento e remunerazione. Certamente la presentazione del prodotto, la lavorazione e la sicurezza richiedono sempre il massimo dell'attenzione, ma la resistenza diversa e la consistenza della buccia più spessa rispetto al fiorone verde rendono il fico fiorone nero sicuramente meno delicato e con una shelf-life più lunga".



"Le nostre lavorazioni sono in cassetta 30x40 alveolata da 20, 22 e 24 frutti e in vaschetta confezione bomboniera da 500 grammi, con il fico fiorone nero della varietà Domenico Tauro. Pensiamo di andare avanti fino al 10 luglio circa, cercando di non staccare con l'inizio dei fichi veri e propri che otteniamo dalla stessa pianta del fiorone".



"Le quotazioni attuali oscillano dai 3-3,30 euro nel 30x40 alveolato ai 1,50-1,70 euro per la vaschetta da 500 g - conclude Leggiero - Seppur di medio-breve durata, puntiamo molto su questo tipo di referenza perché se ben lavorata, con partner commerciali giusti, può dare diverse soddisfazioni. E, per quanto ci riguarda, non solo in termini economici".