Sebbene l'imazalil sia una sostanza attiva consentita dall'Unione europea, è stato riscontrato che questi limoni avevano superato il limite massimo di residuo di oltre il 100%. Il limite legale è di 5 milligrammi al chilo, mentre quelli rilevati arrivavano a 10,764 mg/kg.
La Turchia è un concorrente importante per il settore agrumicolo spagnolo, in particolare per la varietà Fino. La sua produzione ammonta a circa 700mila tonnellate, di cui quasi 100mila vengono esportate su base annua in Unione europea, soprattutto nei Paesi dell'est. In termini di prezzi, la Turchia è più competitiva della Spagna, grazie ai suoi bassi costi di produzione.
"Ciò che è chiaro è che non possono competere con noi in termini di qualità e sicurezza alimentare, e questo è quello che conta di più per noi, nell'Unione europea" ha spiegato il direttore generale dell'interprofessionale spagnola Ailimpo, José Antonio García.
García ha affermato che i controlli effettuati sui prodotti turchi sono il risultato del lavoro svolto negli ultimi due anni dalla Ailimpo presso la Commissione europea. "Abbiamo lavorato duramente, in primo luogo per inserire la Turchia nell'elenco dei fornitori che dovrebbero subire ispezioni regolarmente, e poi anche perché si effettuassero controlli sul 20% dei carichi che accedono all'Unione europea, piuttosto che solo sul 10%".
Recentemente, José Antonio García si è recato a Bruxelles per incontrare il dipartimento responsabile dei controlli sui residui di agrofarmaci nelle importazioni di prodotti non europei, nel tentativo di impedire che le spedizioni dalla Turchia fossero escluse dall'elenco dei rischi ufficiali, a seguito di minori segnalazioni e allarmi rispetto alle precedenti stagioni.