Oltre alle presentazioni, spesso vengono organizzate anche visite in campo, durante le quali vengono trattati gli aspetti pratici della coltivazione. I delegati studiano, inoltre, l'approccio locale alla coltivazione del kiwiberry. Dopotutto, le condizioni di coltivazione olandesi e belghe, per esempio, differiscono da quelle di altre nazioni.
I partecipanti, provenienti da 11 paesi diversi.
Il gruppo di lavoro è composto da ricercatori e coltivatori. Presenti anche sviluppatori varietali e rappresentanti del settore frutticolo commerciale. I rappresentanti provenivano da diversi paesi, come per esempio Belgio, Paesi Bassi, Germania, Austria, Svizzera, Gran Bretagna, Polonia, Portogallo, Spagna, Bulgaria e Italia.
Gli argomenti trattati hanno riguardato la conservazione, fertilizzazione e protezione delle colture (da gelo, grandine, insetti, per esempio). Sono stati ampiamente discussi anche studi sullo sviluppo varietale e sul consumatore. Si è parlato delle condizioni di coltivazione e si sono confrontati vantaggi e svantaggi.
La maggior parte dei frutteti di kiwiberry della regione sono protetti da reti anti-grandine
I partecipanti sono stati accolti da Martin Pfeiffer, CEO dell'azienda "Frisch Saftig Steirisch". Pfeiffer rappresentava la sua società, oltre alla produzione frutticola della regione. Il presidente Filip Debersaques (dell'Università di Gand) ha poi messo in evidenza l'importanza della ricerca scientifica. Secondo lui, infatti, è di vitale importanza ottimizzare gli esperimenti di coltivazione. Lo scambio di queste conoscenze è, dopotutto, vantaggioso per la produzione, tanto quanto per il reddito dei coltivatori. Sarà un'ottima cosa anche per il commercio. Molti consumatori devono ancora conoscere l'Actinidia arguta. Secondo Debersaques anche questo richiede un approccio solido e comune.
Potenziale
Piotr Latocha dell'Università di scienze naturali di Varsavia ha illustrato i risultati della ricerca sui consumatori, che ha mostrato chiaramente il potenziale del kiwiberry. Latocha, tuttavia, ha aggiunto che c'è ancora molto lavoro da fare. Questa bacca ha bisogno di essere portata all'attenzione del pubblico su larga scala.
Jonas Decorte mentre parla della migliore strategia di fertilizzazione
Barbara Łata (Università di scienze naturali di Varsavia) ha presentato i risultati degli esperimenti di fertilizzazione. In questo caso l'attenzione è stata rivolta agli effetti della fertilizzazione ad azoto su diverse sostanze, come vitamine e antiossidanti.
Protezione della coltivazione
Martin Pfeiffer ha fornito una panoramica sulle diverse possibilità di protezione. Tra queste anche reti e pellicole di "Fruit Security". Sono soprattutto i coltivatori di Austria, Portogallo e Svizzera ad avere esperienza con le reti anti-grandine e contro il sole per i loro frutteti di kiwiberry.
Alexander Zimmerman (Istituto di viticoltura e orticoltura bavarese, Germania) ha fatto il punto sulla protezione di questo frutto contro le gelate primaverili. Egli ha studiato la possibilità di una germinazione ritardata attraverso l'uso di spray e ha proposto una lista che cataloghi la robustezza delle varietà in termini di capacità di resistenza al gelo.
La preservazione del kiwiberry è un argomento che salta fuori di tanto in tanto. Il delegato svizzero Carole Werdenberg (Arenenberg Agroscope Education and Counselling Centre) ha illustrato diverse tecniche.
Nuove varietà
Molta attenzione è stata dedicata alla situazione attuale in materia di nuove varietà. Piotr Latocha ha presentato i risultati del lavoro di sviluppo varietale di Nadiia Scripchenko. Ferdinando Cossio ha fornito informazioni su un grande numero di varietà in fase di prova nell'Italia centrale. La notevole diversità dei kiwiberry offre un considerevole ventaglio di opportunità. Tuttavia, rappresenta anche una sfida per la vendita di questo frutto insolito.
George Leeds (Whiters Farm) ha presentato la sua società di coltivazione di kiwiberry a Herefordshire, Regno Unito, e si è concentrato anche sul modo di affrontare il marketing di questo prodotto attraverso Berryworld.
Visita alle piantagioni
Oltre alla teoria, c'è stato anche tempo a sufficienza per l'aspetto pratico, perciò sono stati visitati anche i frutteti di A. arguta. Come ogni anno, c'è stato nuovamente molto interesse per i metodi di potatura, fertilizzazione, impollinazione, ad esempio. Come sempre, ponderare i pro e i contro dei vari sistemi nei diversi Paesi ha portato a discussioni appassionanti.
Un terreno in pendenza rappresenta una sfida per quanto riguarda la coltivazione dei kiwiberry.
Durante il primo giorno di incontro, il pranzo è stato servito in una deliziosa ambientazione rurale ed è stato presentato da uno degli ospiti, Günther Semikin. Il gruppo è stato poi accolto nei suoi frutteti a Kirchberg. Successivamente, si è tenuta la visita all'imponente piantagione di Johannes Pankarter. Si è parlato anche di agricoltura biologica e c'è stato molto interesse nelle piante di kiwiberry di Georg Jandl. Il seminario si è concluso con un pasto all'aperto nella stessa azienda agricola.
Il pranzo, ricco di specialità regionali e con la vista sulla piantagione di kiwiberry.
Questa nona edizione è stata apprezzata ancora una volta grazie all'impegno degli ospiti austriaci Johannes Pankarter, Georg Jandl e Günther Semikin.
L'anno prossimo, l'incontro internazionale sui kiwiberry si terrà a Varsavia, in Polonia.
Per maggiori informazioni:
Filip Debersaques
Universiteit Gent
Tel.: +32(0) 9 243 24 89
Fax: +32(0) 495 16 25 57
Email: filip.debersaques@ugent.be