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L'eterno dilemma del rapporto tra qualita' e quantita'

Melone, raccolta in pieno fermento a Mantova e Verona

I prezzi del melone sono molto buoni, nel caso in cui si faccia alta qualità. A volte addirittura sono più del doppio del prodotto standard. In questi giorni la raccolta è a pieno regime al nord d'Italia, in particolare nelle zone vocate di Mantova e Verona. L'azienda Zerbinati Agricoltura si estende su 250 ettari a Sermide (Mantova) e territori limitrofi e il melone è una delle colture principali. In questo periodo coltiva la tipologia liscia Honey Moon.



"Stiamo raccogliendo in coltura forzata - spiega Oscar Zerbinati, 32enne che rappresenta la terza generazione - mentre fra 7-10 giorni inizieremo il pieno campo. La produzione è, dal punto di vista quantitativo, in leggero calo, ma la qualità è eccellente. L'andamento meteo ha rallentato la maturazione e questo ha permesso l'elaborazione della parte zuccherina in maniera graduale, con altissimo °Brix. La nostra politica è sempre stata comunque quella di lasciare pochi fiori per pianta, in modo da avere un prodotto al di sopra della media. Anche i prezzi che spuntiamo noi sono extra, spesso più del doppio del mercato normale. Ma la nostra è una corsa a parte. Il 50% è destinato all'estero, in primis Gran Bretagna".



Da Mantova a Verona. Qui la superficie coltivata a meloni è di circa 680 ettari e rappresenta il 71% della superficie veneta che è di circa 952 ettari. Rovigo segue Verona con 208,4 ettari. La produzione media veronese si aggira sui 40 tonnellate a ettaro per un totale di circa 27200 tonnellate.

"Grazie a un'esperienza ventennale nella produzione del melone precocissimo e precoce, abbiamo sviluppato tecniche di coltivazione che ci permettono di anticipare le produzioni rispetto al resto del nord Italia – evidenzia il produttore di Gazzo Veronese e presidente di sezione di Coldiretti Riccardo Bonfante – e abbiamo fatto investimenti importanti per avere ogni anno frutti di qualità. Il melone precocissimo, infatti, è disponibile ancora per un paio di settimane, poi interverranno altre varietà. Purtroppo, ci accorgiamo che i nostri sforzi vengono vanificati, perché i nostri prodotti sono più apprezzarti in mercati di altre province italiane, che non in quella veronese. Ciò determina una speculazione che gioca sul prezzo anziché sulla qualità del prodotto".