Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Puglia: fra venti giorni Cipolla rossa di Acquaviva in raccolta

Sta terminando la sua ultima fase fenologica, quella più delicata di ingrossamento e maturazione, la Cipolla rossa Acquaviva, un prodotto che non presenta grandi numeri ma si caratterizza per qualità e forma molto distinguibile. E ieri, 4 giugno 2018, si sono svolte alcune visite guidate nelle aziende, volte a incrementare il giro d'affari e di conoscenze.



"Siamo un'associazione composta da 22 produttori – spiega il referente Vito Abrusci – per una produzione annuale di circa 200 tonnellate di cipolla. Ci chiamiamo La vera cipolla rossa di Acquaviva perché in giro ci sono tantissime imitazioni, vagamente simili nell'aspetto ma diverse nel sapore. Il nostro prodotto è molto dolce, differente da tutte le altre cipolle. E' un bulbo piatto, violaceo che può arrivare fino a 20 cm di diametro e 1,5 kg di peso. Nella media però è circa 6-7 cm per 500 gr di peso".



Ieri sono partite le attività di animazione territoriale e coinvolgimento degli operatori a cura del costituendo gruppo operativo BiodiversoGO creatosi nell'ambito della misura 16.1 del PSR Puglia . Il raggruppamento vuole essere un gruppo stabile di ricerca capace di valorizzare e trasferire le innovazioni nel campo della Biodiversità dei prodotti orticoli con la finalità di valorizzare il ricco patrimonio di orticoltura pugliese frutto delle attività di ricerca e salvaguardia avviate con il progetto BiodiverSO.



"A guidare il partenariato - spiega Abrusci - c'è la società Agriplan, specializzata nella diffusione delle innovazioni; tra i partner privati c'è un folto gruppo di aziende agricole operanti nel settore della biodiversità; organismi di ricerca sono l'Università degli Studi di Bari con i dipartimenti DiSSPA e DiSAAT e il CNR con gli istituti IBBR e ISPA".



Nelle prossime settimane, entro fine giugno, inizierà la raccolta del prodotto. Al momento le prospettive sono molto buone sia in termini quantitativi, sia in quelli qualitativi.