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Porti e Mercati di Roma insieme per esportare l'ortofrutta del Lazio

E' nato ieri a Civitavecchia e l'hanno subito battezzato "Porti e Mercati di Roma" il primo network regionale tra piattaforme logistiche – due grandi piastre di servizi avanzati come il Centro Agroalimentare di Roma e gli impianti portuali di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, che figurano nel sistema infrastrutturale amministrato dall'Autorità di Molo Vespucci – che hanno deciso di integrare finché è possibile tutte le loro attività ed i loro interessi nel Mediterraneo, per iniziare a esportare regolarmente le controllatissime delizie ortofrutticole del Lazio, moltiplicare le attività di carico e scarico negli scali regionali, ingrossare gli introiti della fiscalità sulle importazioni (Iva regionale), favorire i rifornimenti a bordo dei pasti dei crocieristi con prodotti agroalimentari di origine locale.



"E' nato un nuovo soggetto economico stamane – ha annunciato il Presidente di CAR Scpa, Valter Giammaria - un nuovo e accreditato player mediterraneo che assumerà presto un'organizzazione integrata di alcune funzioni strategiche per promuovere sui mercati esteri l'esportazione del prodotto fresco laziale e per competere con più possibilità di successo per i flussi di merci, turisti e investimenti in un bacino marittimo come quello dell'ex Mare Nostrum che il raddoppio di Suez e l'acquisto di scali portuali effettuato dai gruppi cinesi ha riportato ai vertici degli scambi economici e dei traffici internazionali".

Per il Porto di Civitavecchia – che la gestione attenta di Francesco Maria di Majo dal primato mediterraneo delle crociere sta allargando anche al trasporto delle merci e soprattutto di frutta esotica con la piattaforma italo-belga della "Cfft" – il Presidente ha confermato la massima disponibilità dei suoi manager e delle aziende dei servizi portuali a corrispondere alle necessità commerciali dei grossisti del Car, non senza rimarcare l'eccellente affiatamento e l'abitudine alla collaborazione che lega da anni le due tecnostrutture di Molo Vespucci e di via Tenuta del Cavaliere.

"Come soggetto e format organizzativo – ha potuto quindi spiegare il direttore generale del Centro Agroalimentare Roma, Fabio Massimo Pallottini – 'Porti e Mercati di Roma' nasce oggi con la firma di un Protocollo di intesa che non ha niente di astratto, di accademico o di filosofico, tant'è che a giorni collegheremo il neonato network logistico laziale all'analogo e parallelo nodo logistico catalano tra il grande agromercato all'ingrosso di Mercabarna e lo scalo navale del Port de Barcelona".

Per l'integrazione delle due catene logistiche portuali – nell'ambito delle Autostrade del Mare – la Commissione Europea ha approvato il progetto "BClink: MOS for the future", del valore di oltre 21 milioni di euro, co-finanziato all'interno della call CEF (Connecting Europe Facilities) Transport "Blending" del 2017.

I primi via libera, riconoscimenti, incoraggiamenti, attestati e auguri per il buon esito quantitativo e qualitativo dell'iniziativa illustrata ieri a Molo Vespucci, a Civitavecchia, sono arrivati da importanti autorità mediterranee come Regno del Marocco e Repubblica Araba d'Egitto. Per i rappresentanti diplomatici presenti – Sua Eccellenza l'Ambasciatore Hassan Habouyoub ed il Consigliere economico Al Bakhri - "questa occasione può essere quella giusta per muovere volumi di merci nei due sensi, per connettere meglio le sponde Nord e Sud del Mediterraneo, per mettere a punto catene logistiche efficienti, economiche e vantaggiose. Vogliamo lavorare con 'Porti e Mercati di Roma"'. Siamo già in grado di farlo".

Forse più cauto, ma altrettanto ottimista, il Presidente dell'Arsial (l'ente di promozione agricola della Regione Lazio) ha spiegato che "la globalizzazione, per diventare reciprocamente vantaggiosa per i sistemi agroalimentari di sponde geografiche lontane e con interessi ovviamente diversi, va progettata e gestita bene. Ma non saprei chi meglio del CAR e dell'Autorità di Civitavecchia potrebbe effettuare l'operazione di valorizzare all'estero le produzioni fresche del Lazio e più in genere il Made in Italy fresco. Certo, senza un'adeguata logistica, le merci non si muovono da sole dal luogo di produzione…".

Interesse, disponibilità alla partecipazione collaborativa, al confronto tecnico, alla messa in campo di energie e risorse organizzative sono state dichiarate e ribadite da Isabelle Slegten (General manager di CFFT), Paul Kyprianou (Responsabile Relazioni Esterne del Gruppo armatoriale "Grimaldi"), Attilio Pagni (General manager del "Gruppo Abc Alimentari Ortofrutticoli"). Tra qualche giorno, "Porti e Mercati di Roma" cercherà sponde organizzative favorevoli presso "Porti e Mercati di Barcellona".
Data di pubblicazione: