Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Verona: i dati 2017 sul recupero di prodotti ortofrutticoli presso il Centro Agroalimentare

Si fa sempre più virtuosa l'alleanza tra ACLI Provinciali di Verona e Veronamercato S.p.a per trasformare l'eccedenza in risorsa attraverso il progetto "R.E.B.U.S. – Recupero Eccedenze Beni Utilizzabili Solidalmente".

Nel 2017, sono stati recuperati 832.691 chilogrammi di frutta e verdura, con 21 enti caritativi coinvolti e 22 posteggianti che hanno donato quotidianamente il prodotto invenduto.

Il progetto
E' entrata in vigore da poco più di un anno la Legge 166/2016 (c.d. Legge Gadda) contro gli sprechi alimentari, ma da oltre 10 anni le ACLI Provinciali di Verona con il progetto R.E.B.U.S. coordinano una rete di solidarietà "corta" che vede coinvolte istituzioni, aziende ed enti no profit al fine di ridurre lo spreco e recuperare beni invenduti (in primis alimentari) da destinare a famiglie indigenti del territorio.
Si recupera da mense scolastiche, panifici, produttori agricoli, supermercati, farmacie, ma tra gli attori chiave vi è anche Veronamercato S.p.a. che da subito, già nella prima fase di sperimentazione, ha creduto nell'iniziativa ed aderito alla rete per attivare il recupero presso il Centro Agroalimentare.

Da sinistra: Paolo Merci, Direttore e Andrea Sardelli, Presidente di Veronamercato, Italo Sandrini, Presidente ACLI Verona

Il progetto pone particolare attenzione al recupero di cibi freschi al fine di garantire a tutti il diritto di accesso non solo al cibo ma anche e soprattutto al buon cibo. Questa collaborazione è quindi strategica in quanto permette di destinare prodotti essenziali per una vita sana ed in salute come fritta e verdura a famiglie in difficoltà che normalmente fanno fatica ad acquistare in autonomia per il costo elevato.

Un recupero attento e a impatto ambientale ridotto
Il progetto delle ACLI si basa sull'implementazione di una "rete corta" dove vi è l'annullamento di tutti i passaggi di intermediazione nell'attività di recupero e l'azienda donatrice viene messa in contatto diretto con l'associazione beneficiaria più vicina come sede. Questo permette di abbattere costi fissi di gestione (non ci sono magazzini e quindi non si devono sostenere costi collegati a stoccaggio e conservazione), ampliare la gamma di prodotti recuperabili (favorendo il recupero di prodotti freschi e con una scadenza a breve termine) e ridurre al minimo gli impatti ambientali collegati al trasporto.

Il recupero avviene inoltre sulla base di procedure igienico-sanitarie specifiche elaborate con l'Ulss9 ed ogni donazione è tracciata mediante apposita documentazione a garanzia che non si verifichino azioni di rivendita ed abusi.

Un modello virtuoso di sussidiarietà circolare: l'inserimento in tassa rifiuti comunale e il sostegno di Veronamercato Spa
Grazie alla collaborazione con l'amministrazione comunale, AMIA Verona S.p.a. e Solori S.p.a, il progetto R.e.b.u.s. è inserito nel Regolamento TARI dove è previsto uno sgravio fiscale per le aziende che donano le eccedenze di produzione o di vendita agli enti inseriti all'interno della rete coordinata da ACLI Verona.
Veronamercato beneficia di questo sgravio e, con forte senso di responsabilità sociale, sulla base dello sgravio ottenuto elargisce annualmente un contributo alle Acli Veronesi che in questo modo possono garantire un posto di lavoro e la continuità nel coordinamento dell'attività di recupero presso lo stesso mercato ortofrutticolo.
Data di pubblicazione: