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Costa Rica: opportunita' per frutta e verdura in Italia

Il mercato ortofrutticolo italiano ha un valore di oltre 25 miliardi di dollari; la frutta rappresenta il 68% e il mercato dei prodotti trasformati nel 2017 ha totalizzato 4,272 miliardi di dollari. Il settore ortofrutticolo della Costa Rica ha l'opportunità di rifornire l'industria alimentare italiana, e la filiera di prodotti freschi, entrando nel commercio al dettaglio con prodotti esotici, in controstagione. Questo un estratto del rapporto di Procomer Costa Rica, "Possibilità di marketing di frutta e verdura fresca e trasformata in Italia".

Le opportunità per prodotto sono:
  • Ananas (133 milioni di dollari) e banana (507 mln): esplorando nuovi modelli di business e nuove nicchie (ad es. ananas via aerea), oltre al mercato convenzionale (con forte concorrenza e prezzi bassi).
  • Melone (35,5 mln) e anguria (20 mln): coprendo le carenze dovute alla stagionalità della produzione locale.
  • Frutti esotici (avocado 50 mln, mango 31 mln e papaya 8 mln): approfittando del fatto che sempre più aziende vogliono partecipare e sono alla ricerca di nuovi fornitori che offrano i loro prodotti tutto l'anno o per coprire la carenza dei loro fornitori. (CAGR 13-17: 17%)
  • Superfrutti esotici (58 mln - es. pitaya): è un mercato nascente, di nicchia, concentrato in poche società specializzate, richiede volumi esigui ed è solo stagionale, ma la cui domanda risulta in crescita (CAGR 13-17: 4%). La capacità degli esportatori di lavorare in strutture logistiche associative è rilevante.
  • Tuberi (2 mln): concentrati in alcune aziende specializzate in questi prodotti. La domanda è ancora bassa, ma dovrebbe aumentare in linea con la migrazione (17/16: + 4%), soprattutto dall'Africa e dall'America Latina.
  • Frutta trasformata (succhi 1,269 miliardi, prodotti surgelati 1,258 miliardi, prodotti in scatola 778 mln, puree e paste 771 mln, prodotti disidratati 247 mln): ci sarebbero delle opportunità se il Paese diventasse un fornitore dell'industria alimentare (eliminando l’intermediazione di altri Paesi) e/o se offrisse prodotti differenziati (a base di frutta esotica e super esotica). La domanda di prodotti disidratati è aumentata del 7%, per esigenze sanitarie. (CAGR 13-17: 0,3%)
Per sfruttare al meglio queste opportunità, il Paese deve prendere in considerazione a) l'importanza della salute dei consumatori, b) l'importanza che hanno dimensione, colore e marchio nell'acquisto di frutta, c) raffinatezza del consumatore e d) le diverse abitudini di consumo che gli italiani hanno a nord e a sud del Paese. Infine, gli esportatori non dovrebbero dimenticare tra le altre cose, le buone pratiche applicate ai servizi per i clienti e al post-vendita, come una comunicazione costante e chiara e il rispetto degli accordi.

Clicca qui per il rapporto completo qui.
Data di pubblicazione: