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Convegno PromoterGroup a Vittoria

Lo sviluppo dell'ortofrutticoltura siciliana passa dall'efficientamento del sistema infrastrutturale e viario

"Eccellenze, reti, sistemi e logistiche per lo sviluppo del sud est": questo il tema del convegno tenutosi, lo scorso 18 maggio 2018 presso la sala conferenze del Consorzio Promoter Group di Vittoria. A organizzarlo è stato Bianca Magazine, in collaborazione con la Camera di Commercio di Catania Ragusa Siracusa della Sicilia Orientale, Doses (Distretto Orticolo Sud Est Sicilia), il Consorzio di Tutela dell'Uva da Tavola di Mazzarrone Igp e il Distretto Agrumi di Sicilia. Notevole la partecipazione di un pubblico settoriale, estremamente qualificato e attento allo sviluppo socioeconomico isolano.

Oltre il 65% dell'agrumicoltura italiana si concentra nella Sicilia orientale; importantissima anche la rilevanza dell'orticoltura che in questi territori trova la massima concentrazione produttiva in Italia e costituisce il secondo polo produttivo in Europa, dopo Almeria in Spagna. Basti pensare che oltre il 40% della produzione di pomodoro da mensa, la coltura più rappresentativa tra le orticole, è coltivato nella fascia trasformata lungo la costa meridionale della Sicilia, tra Licata (AG) e Pachino (SR).


Da sx. Gianni Raniolo, Federica Argentati, Angelo Barone (moderatore), Pietro Agen, Rosario Dibennardo e Salvatore Cannizzo

Porti e aeroporti perdono di significato se non interconnessi
Interessante la disamina del presidente della Camera di Commercio Sud Est Sicilia, Pietro Agen, il quale ha focalizzato l'attenzione sulla necessità di avere una rete infrastrutturale viaria intermodale che possa favorire la movimentazione dei prodotti ortofrutticoli e agroalimentari in generale.



"L'aeroporto di Comiso, nel contesto, gioca un ruolo fondamentale e deve diventare la seconda pista dell'aeroporto di Catania - ha detto tra l'altro Agen - ma a tal fine bisogna procedere alla privatizzazione della struttura aeroportuale e adeguare i collegamenti viari, meglio se su rotaia. In un passato non troppo lontano, la programmazione delle grandi strutture come porti e aeroporti, qui in Sicilia, è avvenuta in maniera dissennata e seguendo logiche campanilistiche".

In un contesto di razionalizzazione del trasporto intermodale, che dovrebbe essere reso operativo in un'ottica complessiva, il presidente Agen ha parlato del porto di Augusta come centro di movimentazione del traffico container, mentre l'aeroporto di Comiso per il proprio traffico cargo deve attendere l'intesa con quello di Catania.

"D'altro canto, se il porto di Pozzallo non è ancora avviato - ha aggiunto Agen - ciò è dovuto alla mancanza di collegamenti efficienti con Comiso. Questo porto meriterebbe uno sviluppo eccezionale visto che le strutture complementari potrebbero svilupparsi verso entroterra accessibile, diversamente dal porto di Catania che assume sempre più le connotazioni di un traffico turistico".

Il valore aggiunto delle regole
Di valore etico del lavoro in ambiente orticolo ha parlato invece Salvatore Cannizzo, presidente del Doses. "Ci spendiamo sui valori etici dai quali questo settore produttivo non può prescindere - ha detto Cannizzo - e i nostri associati sono tutti chiamati ad aderire a un patto etico che garantisca il rispetto delle regole, delle persone e delle produzioni, per una commercializzazione di prodotti garantiti e universalmente apprezzati, in virtù di un valore aggiunto che in altre parti produttive del mondo non sussiste. Le aziende che operano nell'alveo della correttezza devono essere premiate e protette".

L'importanza del saper fare sistema
La dimostrazione concreta dell'utilità e della necessità di fare rete, invece, è stata rappresentata da Federica Argentati, presidente del Distretto degli Agrumi di Sicilia.

"Lo scopo del Distretto è quello di mettere insieme tutti i soggetti che compongono il settore - ha detto Argentati - Siamo riusciti a costruire una rete articolata che coinvolge tutti gli attori del comparto, in ultimo anche le piccole aziende oltre alle grandi OP, passando per le industrie di trasformazione. Abbiamo dato vita a un progetto di internazionalizzazione delle imprese (People of Sicily - ndr) e concretizzato una serie di attività sociali in agrumicoltura grazie al progetto Social farming".



"Soffriamo però della lentezza della burocrazia - ha proseguito la presidente - che tarda a riconfermare il riconoscimento del nostro Distretto. Se da una parte il privato deve saper fare impresa costituendosi in rete e ponendo in essere tutti gli strumenti disponibili, dall'altra il soggetto pubblico deve saper tracciare le linee di indirizzo, come ad esempio in tema di viabilità: non è possibile che le strade siciliane continuino a essere delle groviere".

Il Distretto degli Agrumi, guidato da Argentati, ha giocato un ruolo importante nell'ambito del protocollo per l'export in Cina degli agrumi siciliani, anche aviotrasportati.

L'imprenditoria deve prendere parte al processo decisionale
"Per arginare gli effetti di una concorrenza sempre più incalzante da parte del Nord Africa - ha detto dal canto suo il presidente del Consorzio di tutela dell'uva da tavola di Mazzarrone IGP Gianni Raniolo - dobbiamo ritornare a fare quello che sappiamo fare meglio. In questo processo di continua crescita che ci contraddistingue da circa 13 anni, quel che ha fatto la differenza è stata la promozione del marchio unico, sconfessando individualismi inutili e portando benefici all'intera categoria del nostro territorio".

"Mentre negli anni scorsi ci eravamo ritagliati una finestra per l'uva precoce - ha spiegato meglio Raniolo - questa fetta di mercato oggi è sempre più aggredita dai Paesi emergenti che peraltro operano in maniera difforme rispetto ai nostri standard di qualità e sostenibilità complessiva. Tuttavia, a dimostrazione dell'unicità della nostra uva Italia, siamo riusciti a consolidare i rapporti commerciali anche oltre continente. Ciò non senza sacrifici e non senza soffrire il gap infrastrutturale in cui dobbiamo operare. Per questo motivo chiediamo alla politica di poter contribuire al processo decisionale, soprattutto per quanto attiene le scelte sulle strutture e sui trasporti".



"Trovare la sintesi per un'efficace interazione nella logistica tra le strutture di trasporto, ovvero gli aeroporti siciliani, non è sempre facile - ha invece detto Rosario Dibennardo, componente del CDA di Sac (società di gestione dell'aeroporto di Catania) - Quando mi occupavo dell'aeroporto di Comiso, avevo pensato di destinare parte della stiva dei voli passeggeri al trasporto cargo. I costi però erano proibitivi perché ammontavano a 1,38 euro/kg per trasportare, ad esempio, il nostro pomodoro ciliegino da qui al Nord Italia. Inoltre si aggiungeva il problema della totale mancanza di una logistica annessa (magazzini, stoccaggio reefer etc), ecco perché è stato molto difficile far funzionare il trasporto cargo aereo a Comiso. La logistica, va tenuto sempre presente, è conveniente solo se a un viaggio di andata corrisponde anche un viaggio di ritorno a pieno carico".


Al centro Gianni Polizzi, presidente di PromoterGroup

Più efficienza per non mortificare i territori
Le conclusioni dei lavori sono state affidate Gianni Polizzi, presidente del consorzio Promoter Group, che annovera moltissime aziende agricole del Sud Est Sicilia. Approfittando della presenza dell'onorevole Orazio Ragusa (in foto qui sotto), presidente della Commissione attività produttive all'Assemblea Regionale Siciliana, Polizzi ha espresso rammarico per la lentezza con cui i riconoscimenti dei distretti vengono vagliati dalla Regione.

"Premiamo sul riconoscimento dei distretti da parte della regione - ha detto Polizzi - e puntiamo su un'organizzatissima rete tra gli stessi. E' per questo motivo che, nel corso di un recente incontro con il governatore Musumeci, abbiamo insistito sull'attivazione di un Ufficio Distretti. Chiediamo inoltre investimenti sulle infrastrutture e sulle filiere produttive nella loro interezza, oltre che l'emanazione di nuovi bandi e misure con il coinvolgimento, preventivo, dei settori produttivi che talora sono stati totalmente esclusi dalla pianificazione, cagionando enormi danni alle imprese con la mancata approvazione dei progetti PSR".

Ancora una volta emerge come il Sudest della Sicilia, un territorio frizzante sotto il punto di vista imprenditoriale, debba vedere mortificati i propri sforzi a fronte di un gap infrastrutturale che richiede un atteggiamento quasi eroico da parte di chi fa impresa a queste latitudini. Basti pensare che il mercato ortofrutticolo Vittoria dista da Milano oltre 1.550 km, con un aggravio di spese sul trasporto. Ragusa, la provincia con il PIL tra i più alti del meridione, continua a non avere un solo km di autostrada. A ciò si aggiungano eventuali contestazioni, le condizioni delle strade e le inefficienze della pubblica amministrazione. Diventa chiaro come il tessuto imprenditoriale si regga esclusivamente su se stesso e veda semmai ostacolare il proprio percorso di sviluppo assieme a quello del territorio.

Contatti:
PromoterGroup

P.le Clodio, 18
00185 Roma
Tel. +39 06 90236384
Via del Carrubo, sn
97019 Vittoria (RG)
Tel.: +39 0932 8626 13
Email: info@promotergroup.eu
Web: www.promotergroup.eu