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Focus sul mercato mondiale dei limoni

Recentemente i rappresentanti di Spagna, Argentina e Sudafrica, i maggiori esportatori di limoni al mondo, si sono riuniti in un incontro. Uno dei punti dell'agenda è stata la notevole crescita della produzione di limoni di tali paesi. "Ci si preoccupa della crescita rapida della produzione - ha dichiarato il rappresentante spagnolo - Attualmente stiamo esaminando la situazione con l'obiettivo di capire la piega che il mercato sta prendendo". I tre paesi vogliono anche intensificare le promozioni in modo che i mercati possano assorbire volumi maggiori.

Al momento India, Messico e Cina sono ai primi posti della classifica dei maggiori produttori di limoni. Per Messico (2,4 milioni di ton) e Cina (2,3 milioni di ton) le cifre di raccolta sono leggermente inferiori. La maggior parte dei Paesi in classifica sta assistendo a un graduale aumento della produzione. La Turchia sta registrando volumi di crescita a doppia cifra, con un raccolto di circa 850mila ton all'anno.



Il Sudafrica esporta di più
Fino alla settimana 19, il Sudafrica ha esportato in totale 5 milioni di cartoni (da 15 kg). Si tratta del 17% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. E' previsto anche che quest'anno il volume sarà più grande dell'8%. Il Medio Oriente è di solito il mercato di vendita più importante per il Sudafrica e quest'anno non fa eccezione. Quasi la metà delle esportazioni fino alla settimana 19 è andata verso questo mercato. Inoltre, è presente una domanda crescente in Nord America, anche se il mercato è aperto solo agli esportatori nelle province di Capo Occidentale e Capo Settentrionale. Anche il Regno Unito è un mercato più grande se paragonato all'anno scorso. I commercianti si preoccupano dei volumi argentini in arrivo sul mercato di Europa e Russia. Secondo loro il mercato europeo sta patendo le conseguenze di tali volumi più grandi.

La colorazione dei frutti è buona a capo Occidentale, ma a Capo Orientale si sta registrando un ritardo in tal senso. I coltivatori di Capo Occidentale si aspettano molti calibri piccoli (113-138), ma sono soddisfatti della qualità. I coltivatori a Senwes prevedono una stagione stabile. La valle di Sunday River, che è il produttore di limoni più grande, prevede calibri più grandi, ma comunque entro gli standard di retail, da 88 a 138. Sebbene la qualità sia buona, il processo di imballaggio è leggermente indietro a causa di un ritardo nella colorazione.

L'espansione della superficie coltivata ha leggermente rallentato. In alcune regioni, come Senwes, ci sono più alberi di limoni non in produzione di quelli in attività. La produzione sudafricana aumenterà di un milione di cartoni all'anno e quindi raggiungerà circa 38 milioni di cartoni tra 10-15 anni. Le grandi società di coltivazione mirano alla diversificazione con limoni biologici o senza cera. Secondo i coltivatori la macchia nera degli agrumi e la Cydia pomonella sono sotto controllo.

Il cancro batterico degli agrumi colpisce gli agrumicoltori australiani
In Australia i limoni sono disponibili per tutto l'anno, con un picco a giugno. Tuttavia, i coltivatori stanno registrando alcuni problemi con il cancro batterico degli agrumi (citrus greening). Questa settimana la fitopatia è stata individuata in tre piantagioni a nord, precisamente nell'Australia Occidentale, a Kununurra e a Wyndham. Il mese scorso, era stata trovata in altre piantagioni a nord. Gli alberi infettati sono stati sradicati e distorti per limitare i rischi di diffusione. Inoltre, le autorità stanno implementando misure precauzionali.

Citrus Australia ha messo in guardia sul fatto che una produzione eccessiva potrebbe generare preoccupazioni. In una recente indagine il numero di alberi di limone è aumentato del 28% rispetto a 4 anni fa. L'export di limoni e lime rappresenta meno dell'1% di tutte le esportazioni di agrumi. Il 50% di tale percentuale viene spedito in Indonesia. Allo stesso tempo le importazioni sono aumentate del 21%, gran parte delle quali vengono importate dagli Stati Uniti.

Gli agrumicoltori californiani preferiscono i calibri piccoli
Il raccolto di limoni biologici è passato a un'altra regione, e a causa di questo, i coltivatori californiani sperano in una fornitura più grande di frutti di piccole dimensioni. Il raccolto del Distretto Uno è caratterizzato da frutti di grandi dimensioni, con la predominanza di calibri 63 e 75. Il passaggio della raccolta al Distretto Due è un cambiamento bene accolto e i coltivatori sperano di ottenere limoni più piccoli da questa zona.

Sebbene il raccolto totale sia buono e non ci si lamenti della resa, questi calibri grandi stanno destando preoccupazioni. I coltivatori hanno affermato: "Dal momento che i frutti sugli alberi sono di meno, i limoni diventano più grandi". Inoltre, ci sono molte piantagioni giovani che stanno entrando in produzione e gli alberi giovani solitamente rendono limoni più grandi. "Nel Distretto due c'è un elevato numero di alberi più vecchi, perciò avremo anche calibri più piccoli".

La richiesta di limoni biologici è in aumento, con un mercato che beneficia del miglioramento dell'economica. Un commerciante ha dichiarato che la differenza di prezzo con i limoni convenzionali è troppo grande e questo contribuisce alla buona posizione del prodotto sul mercato. Secondo lui, i frutti leggermente danneggiati si vengono facilmente perché tali limoni vengono solitamente destinati alla trasformazione.

Le sfide relative ai calibri si riflettono sui prezzi. Sebbene in termini generali il livello dei prezzi sia equivalente, i frutti di calibro più piccolo (140-150) sono leggermente più costosi rispetto all'anno scorso. La quotazione dovrebbe mostrare una tendenza al rialzo fino a quando non arriverà la fornitura messicana ad agosto.

I coltivatori sono preoccupati per i limoni argentini, che si sono riguadagnati l'accesso agli Stati Uniti dopo alcuni anni. Le preoccupazioni non riguardano solo il grande volume che l'Argentina, come produttore globale leader, immette sul mercato, ma anche l'introduzione di fitopatie. Tali preoccupazioni sembrano non interessare molto i commercianti. I volumi più grandi porteranno a un aumento del consumo domestico, secondo quanto riferito da un commerciante. Secondo loro la minaccia di un accavallamento delle stagioni è un pericolo contenuto, dal momento che avverrà in un periodo in cui la California registra una produzione più bassa.

La stagione si conclude in Brasile
Un esportatore ha riferito a FreshPlaza che la campagna per lui è appena terminata. Gli ultimi limoni di questa stagione sono già stati spediti. La stagione è cominciata a febbraio con le prime spedizioni. Un commerciante ha affermato di esportare ogni anno volumi più grandi, dal momento che la superficie coltivata è stata ampliata notevolmente qualche anno fa. Sebbene la stagione si sovrapponga a quella di altri paesi e anche alla campagna europea, l'Europa è la principale destinazione per l'esportatore. "Le nostre esportazioni vanno da decenni principalmente in Europa", ha dichiarato un commerciante. I principali mercati sono Spagna, Regno Unito, Italia e Canada.

Il Cile festeggia l'allentamento delle regole di esportazione degli USA
Gli esportatori cileni sono contenti dell'accordo raggiunto con gli Stati Uniti, grazie al quale i limoni possono essere esportati sotto il Systems Approach. Questo significa che la frutta non dovrà più essere sottoposta a trattamenti con il bromometano, cosa che migliorerà la shelf life dei limoni. Gli Stati Uniti sono un mercato importante per gli esportatori cileni. La scorsa stagione il paese sudamericano ha esportato 77.500 ton, 43.500 delle quali sono andate negli Stati Uniti.

L'Argentina riguadagna l'accesso agli USA
Per la prima volta dopo quindici anni i limoni argentini arriveranno sulla East Coast degli Stati Uniti. Per questa stagione si esporteranno volumi limitati, dal momento che i commercianti si mantengono cauti con le esportazioni negli USA. Recentemente il mercato statunitense è stato riaperto per i limoni argentini. Secondo un commerciante: "Questo è un anno di prova, giusto per vedere come reagisce il mercato". Le vendite per il mercato del fresco termineranno a luglio, mentre le esportazioni per il settore della trasformazione procederanno fino a settembre.

Il volume di raccolto è stimato tra 1,4 e 1,5 milioni di ton. Una piccola parte di esso sarà spedita negli Stati Uniti. I limoni potrebbero essere importati in un numero limitato di porti sulla East Coast degli USA. La West Coast è ancora fuori portata.

All'inizio di questo mese, una mosca della frutta è stata trovata in un lotto di limoni proveniente da Tucuman e diretto negli USA. Secondo le autorità governative la situazione è sotto controllo e l'export non ha subito ritardi. Le esportazioni negli USA possono continuare e gli standard di qualità per questo mercato sono stati soddisfatti secondo il governo.

La maggior parte del raccolto di limoni (1,1-1,2 milioni di ton) viene venduto all'industria di trasformazione. Questo dipende da una serie di motivi, tra cui il tempo di spedizione e il limitato periodo di esportazione. Oltre agli USA, i limoni raggiungono anche destinazioni come Europa, Canada, Medio Oriente e Asia. Ci si aspetta che quest'anno si esporterà il 30% in più a causa dei bassi prezzi pagati dall'industria di trasformazione.

Israele inondato dai limoni
A Israele la stagione è cominciata il mese scorso con un grande raccolto, che è risultato in bassi profitti per i coltivatori. I prezzi sul mercato domestico oscillano tra 1,50 e 3 euro/kg. Tale quotazione è in linea con il livello di prezzo ottenuto negli ultimi anni. La stagione delle esportazioni è terminata a marzo.

Il mercato dei limoni israeliano ha visto tempi migliori. L'attuale situazione è segnata da una produzione eccessiva e dalla mancanza di opportunità di mercato. Nel corso degli ultimi dieci anni il mercato domestico è stato buono, producendo profitti elevati per i coltivatori. Pertanto essi si sono concentrati sul mercato domestico e hanno ampliato la superficie coltivata. Al suo picco, la superficie coltivata è risultata essere quasi doppia rispetto a quella attuale, ma con l'entrata in produzione delle nuove piantagioni il mercato sarà infondato dai limoni.

In passato i coltivatori erano soliti approfittare del solido mercato europeo, ma le esportazioni furono abbandonate a causa del successo riscontrato sul mercato domestico. Altri paesi hanno colmato il vuoto lasciato da Israele quando ha lasciato il mercato europeo. Le esportazioni ammontano a 2.000-3.000 ton all'anno, ma i limoni hanno una chance solo sul mercato europeo dove ci sono carenze nella fornitura spagnola e turca.

Spagna: meno Verna, calibri grandi
I primi limoni Verna spagnoli sono arrivati sul mercato nella prima settimana di maggio, andando a sovrapporsi agli ultimi limoni Fino (o Primofiore). Dalla settimana 19, tuttavia, i limoni Verna sono nuovamente soli sul mercato. Le stime puntano a un raccolto di 206mila ton. L'anno scorso il raccolto è stato di 360mila ton, vale a dire il 40% in meno. Nonostante la resa più bassa c'è una grande fornitura di calibri 2 e 3. La stagione continua per sei settimane e termina a fine giugno.

"A causa della produzione più piccola, ci aspettiamo una stagione breve - ha affermato un commerciante - Tuttavia le vendite stanno andando bene". A giugno ci saranno anche volumi stabili in arrivo sul mercato europeo dall'Argentina. La stagione ha subito un leggero ritardo a causa della pioggia. Per quel momento anche il Sudafrica arriverà sul mercato, perciò la transizione all'emisfero sud si verificherà intorno a metà giugno.

Dopo alcune settimane di bassa domanda a gennaio e febbraio, il mercato si è ripreso nuovamente da metà marzo. Le condizioni di mercato al momento sono stabili. La Spagna ha il mercato europeo quasi completamente per sé. Il mercato mondiale si divide in due parti, ovvero Medio Oriente ed Estremo Oriente in mano al Sudafrica, mentre l'Europa è il mercato più importante per l'Argentina (dopo che la Spagna lascia il mercato).

L'Italia è ottimista sulla stagione
L'attuale stagione in Sicilia è cominciata a ottobre 2017 e continuerà fino ad agosto. I risultati raggiunti durante i mesi finali della campagna potrebbero determinare i risultati globali. Al momento la domanda è molto più grande della fornitura secondo un commerciante. L'Argentina non è ancora arrivata sul mercato italiano, i limoni sudafricani sono ancora disponibili e i limoni Verna spagnoli chiaramente non raggiungeranno un volume paragonabile a quello dei Fino. All'inizio della stagione è stata registrata una concorrenza maggiore da Turchia e Spagna rispetto all'anno scorso.

Le destinazioni principali per i limoni biologici sono Francia, Svizzera, Austria e Germania. Secondo un commerciante: "In questo caso siamo migliori della Spagna in termini di qualità e prezzo". Le opportunità sono limitate per i limoni convenzionali nei mercati europei. Secondo un commerciante l'Italia sta prendendo piede in mercati che gli esportatori avevano perso in passato. Ciò non vale solo per l'Europa. Anche il Medio Oriente è un buon mercato. Un esportatore ha dichiarato: "Il Ramadan è appena cominciato e terminerà a metà giugno, perciò la richiesta è elevata. Non è facile soddisfare la domanda".

Nella costa di Amalfi la stagione ha patito alcuni alti e bassi. A causa delle ultime piogge le dimensioni sono diventate più grandi rispetto a quelle di inizio stagione. "Fino ad ora non ci sono problemi paragonabili a quelli dell'anno scorso". Il volume di produzione di questi limoni sarà leggermente più grande di quello dell'anno scorso.

Carenze sul mercato francese
In Francia la domanda è molto più alta della fornitura e per il momento sul mercato ci sono solo i primi lotti spagnoli della stagione. I volumi di questi sono limitati, perciò i prezzi sono alti, ma stabili. Secondo un commerciante francese: "I limoni spagnoli sono molto grandi ed è difficile ottenere frutti di dimensioni più piccole. Attualmente sul mercato ci sono alcuni frutti cileni e brasiliani, ma sono di II categoria".

I volumi di Israele erano ancora disponibili fino alla settimana scorsa. Tra due settimane sono previsti i primi container dall'Argentina, seguiti da alcuni provenienti dal Sudafrica. "Il mercato andrà bene, ma per il momento la situazione resta difficile a causa della fornitura limitata".

"In generale i limoni argentini sono di qualità inferiore rispetto ai sudafricani e i frutti sudafricani non hanno un aspetto datato quando arrivano in Francia, anche se riceviamo le stesse varietà da entrambi i paesi. Non so perché ciò avvenga. Forse dipende dall'età degli alberi o alle condizioni di coltivazione delle diverse zone o da quelle di trasporto, ma ovviamente la differenza di qualità non è la stessa ogni anno. Dipende dalle condizioni climatiche".

Paesi Bassi: gli importatori si preoccupano dell'enorme crescita della superficie coltivata a limoni
In Argentina, ma soprattutto in Sudafrica, la piantagione dei limoni è aumentata notevolmente negli ultimi anni. Dal momento che ci sono ancora piantagioni che devono diventare produttive, gli importatori olandesi si aspettano condizioni più difficili nella commercializzazione dei frutti dei prossimi anni. Solo il Sudafrica prevede un raddoppiamento della sua produzione nei prossimi 4 anni e di raggiungere i 33 milioni di cartoni. Ecco perché sarà solo una questione di tempo prima che la concorrenza sul mercato dei limoni si faccia più accesa.

Per l'Argentina il mercato europeo, che rappresenta una quota di quasi l'85%, è la destinazione principale che assorbe tra le 280mila e le 300mila ton. Il Sudafrica da solo spedisce il 25-35% dei suoi limoni in Europa. Al momento vengono ancora corrisposti prezzi elevati sul mercato, le statistiche di spedizione mostrano che il Sudafrica ha già esportato il 134% in più rispetto all'anno scorso. Tuttavia, l'offerta di limoni spagnoli al momento è in calo, perciò è solo una questione di tempo prima che i prezzi diminuiscano.

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
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