Riorganizzazione Agea, Cia: l'ultimo atto del Governo uscente inopportuno nei tempi
"Per tali ragioni - prosegue Scanavino - chiediamo con forza al Parlamento di respingerlo e al prossimo Governo, che auspichiamo possa insediarsi in tempi brevi, di rivedere radicalmente i contenuti del decreto e introdurre, al più presto, una normativa seria e coerente con le istanze delle imprese agricole".
Secondo Cia, occorre una riforma radicale e orientata a ridefinire in modo organico i ruoli gestionali e di controllo di Agea. Anche attraverso investimenti nel capitale umano e nella riorganizzazione strutturale di funzioni e procedure. Una riforma ambiziosa, insomma, dove i sistemi regionali possano essere integrati in un'unica vera ed efficace rete nazionale.
"In un'ottica di competitività delle imprese agricole, l'efficienza e l'efficacia del sistema dei pagamenti occupano un ruolo decisivo - aggiunge ancora Scanavino -. Ciò è particolarmente importante in Italia dove, sempre più spesso, i ritardi nei pagamenti dovuti agli agricoltori e la burocrazia nel sistema dei controlli hanno caratterizzato in negativo il funzionamento di Agea e, di riflesso, le dinamiche di crescita del sistema agricolo".