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Riorganizzazione Agea, Cia: l'ultimo atto del Governo uscente inopportuno nei tempi

"La situazione è drammatica. Mentre aspettiamo da tempo che i pagamenti per gli agricoltori vengano sbloccati e che si avvii una riforma efficace di Agea, il Consiglio dei ministri uscente ha licenziato un decreto sulla riorganizzazione dell'Ente pagatore (cfr. FreshPlaza del 17/05/2018), introducendo una normativa inopportuna nei tempi di approvazione e inefficace in termini di effetti reali sul settore". Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani Dino Scanavino.

"Per tali ragioni - prosegue Scanavino - chiediamo con forza al Parlamento di respingerlo e al prossimo Governo, che auspichiamo possa insediarsi in tempi brevi, di rivedere radicalmente i contenuti del decreto e introdurre, al più presto, una normativa seria e coerente con le istanze delle imprese agricole".

Secondo Cia, occorre una riforma radicale e orientata a ridefinire in modo organico i ruoli gestionali e di controllo di Agea. Anche attraverso investimenti nel capitale umano e nella riorganizzazione strutturale di funzioni e procedure. Una riforma ambiziosa, insomma, dove i sistemi regionali possano essere integrati in un'unica vera ed efficace rete nazionale.

"In un'ottica di competitività delle imprese agricole, l'efficienza e l'efficacia del sistema dei pagamenti occupano un ruolo decisivo - aggiunge ancora Scanavino -. Ciò è particolarmente importante in Italia dove, sempre più spesso, i ritardi nei pagamenti dovuti agli agricoltori e la burocrazia nel sistema dei controlli hanno caratterizzato in negativo il funzionamento di Agea e, di riflesso, le dinamiche di crescita del sistema agricolo".
Data di pubblicazione: