Cia Benevento: contro la disoccupazione giovanile puntare all'agricoltura innovativa e basata sulla ricerca
La novità è che nella maggior parte dei casi si tratta di giovani che non provengono da famiglie di agricoltori, e dotati di forte competenza, professionalità e conoscenza. E' lo stesso presidente della Cia Campania, Alessandro Mastrocinque, a darne testimonianza, pur evidenziando la presenza ancora massiccia di agricoltori anziani che, facendo agricoltura tradizionale, potrebbero rallentare il processo di innovazione delle filiere classiche necessario, invece, alle aree interne.
Necessaria anche la sburocratizzazione delle pratiche per incoraggiare i giovani all'imprenditorialità agricola, secondo il presidente di Cia Benevento Raffaele Amore, che ha sottolineato anche l'utilità di agevolare la fruizione della banca della terra, perché non sempre è scontato che ce ne sia disponibilità. Terreni pubblici o privati, insomma, da mettere a disposizione dei giovani che vogliano fare agricoltura.
Puntare sulla trasformazione in agricoltura piuttosto che sulla produzione è la nuova frontiera cui guardare, secondo il vice presidente della commissione regionale Agricoltura, Erasmo Mortaruolo, che ha anche precisato la necessità di apportare modifiche al PSR.
La sfida, dunque, è quella di investire risorse nella ricerca, secondo l'assessore regionale ai Fondi Europei e delle Politiche Giovanili, Serena Angioli, "su cui – ha detto – è alta l'attenzione della Regione Campania che peraltro sta organizzando una conferenza studio sulla questione giovanile in agricoltura con l'obiettivo di aprire un dialogo strutturato e permanente anche insieme alle associazioni di categoria territoriali per fare emergere i bisogno dei giovani conduttori agricoli".