La Cina e' un mercato in crescita per la frutta e verdura europea
Daniel Soares, di Interfel, ha affermato: "Al momento sono solo questi i prodotti che hanno accesso al mercato cinese. Spero che in futuro sarà più facile importarne altri, ma si tratta di un lavoro a lungo termine. Per poter esportare in Cina, gli stati membri UE devono negoziare su protocolli di prodotto e paese e accordarsi sui requisiti di accesso al mercato relativi alla salute della pianta. Questo sistema cinese chiuso comprende una procedura dispendiosa in termini di tempo e denaro, con un'ispezione preventiva degli impianti e dei frutteti, oltre che a negoziazioni caso per caso".
I prodotti dagli stati UE che possono già essere esportati in Cina sono, per esempio, agrumi, susine e pesche dalla Spagna; kiwi da Francia, Grecia e Italia; pere da Belgio e Paesi Bassi; mele da Francia e Polonia e agrumi da Cipro. "Ad oggi - ha detto Soares - il numero di protocolli per gli stati UE è molto limitato, eppure c'è del potenziale".
Lo stand Interfel alla fiera China Fruit Logistica.
"La Cina è un mercato in crescita per la frutta e verdura europea. Dal 2010 le esportazioni sono cresciute stabilmente, raggiungendo 15.000 ton nel 2013 e 25.000 ton nel 2014. Il 2015 ha registrato il livello più basso, con 22.746 ton. Questa tendenza al rialzo va avanti da almeno 2 anni. Nel 2016 le esportazioni aumentarono di oltre il 60% in termini di volume (37.000 ton) e di quasi il 50% in termini di valore rispetto al 2015. La Francia è uno dei paesi che ha sviluppato le sue esportazioni verso questa destinazione".
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Daniel Soares
Interfel
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