Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Nocciola tonda gentile delle Langhe: il Tar da' ragione al Piemonte

E' giunta a conclusione la vicenda che vedeva la Regione Piemonte contrapposta al Ministero per le Politiche Agricole per quanto riguarda la nocciola tonda gentile.

Nel 2016, il Ministero aveva apposto la dicitura "Langhe" accanto al nome "nocciola tonda gentile" nel Registro vivaistico nazionale, per indicare una tipologia generica di nocciola, indipendentemente dalla zona di origine. Questo aveva comportato l'utilizzo della dicitura "nocciola tonda gentile Langhe" anche per indicare nocciole provenienti da altre zone d'Italia.

L'europarlamentare Alberto Cerri, insieme ad altri cento comuni piemontesi, si era rivolto al Tar per ottenere la cancellazione della parola "Langhe" dal Registro. Dopo una battaglia di quasi due anni, il Tar si è espresso dando ragione al Piemonte: la nocciola tonda gentile può fregiarsi della denominazione "Langhe" solo se proveniente da questo preciso territorio.



Il commento di Coldiretti Cuneo

"Un risultato per il quale ci siamo a lungo battuti, che arriva in risposta alle nostre richieste di chiarezza e che fa vincere prima di tutto il territorio". Con soddisfazione, i vertici di Coldiretti Cuneo commentano la sentenza del Tar del Lazio.

"La nocciola è uno dei nostri beni più preziosi - evidenziano Bruno Rivarossa e Tino Arosio di Coldiretti Cuneo - una delle maggiori risorse economiche del territorio. Nella nostra regione, la superficie complessiva coltivata è di circa 18.000 ettari di cui 15.000 sono impianti attivi. La produzione totale è di oltre 20.000 tonnellate. Nella Granda che è una provincia corilicola per eccellenza, vi è una superficie dedicata di 14 mila ettari e circa 65 mila quintali (dati del 2017)".

"Con questa sentenza - continuano - si fa chiarezza anche per il consumatore che altrimenti avrebbe ritrovato sul mercato nocciole dal nome fuorviante rispetto alla loro reale provenienza. Difendere, dunque, il nostro territorio e le imprese che ci credono e investono è l'obiettivo primario, mettendo in atto azioni di valorizzazione affinché questa eccellenza Made in Piemonte sia sempre più tutelata e conosciuta anche oltre i confini nazionali".

Il commento di Confagricoltura Cuneo
Enrico Allasia
, presidente di Confagricoltura Cuneo, e Aldo Gavuzzo, presidente della sezione Frutta in guscio di Confagricoltura Cuneo, esprimono tutta la loro soddisfazione per la decisione del Tar del Lazio. "Il pronunciamento del Tar ci soddisfa perché ristabilisce una situazione giusta, ancorché a nostro avviso ovvia: si possono chiamare nocciole Tonda Gentile delle Langhe solo quelle che nascono sulle nostre colline. Questo risultato è frutto del lavoro sinergico portato avanti da una moltitudine di attori, tra cui Confagricoltura, che hanno dimostrato unità di intenti nel tutelare una delle produzioni regine del nostro territorio cuneese. Il rischio era infatti di penalizzare un settore in salute e vitale per l'economia provinciale e tutti i produttori che, in questi anni, hanno investito tempo e risorse per la sua valorizzazione".

Intanto prosegue il progetto per l'inserimento della menzione "delle Langhe" sulle etichette delle nocciole Piemonte Igp prodotte in questa specifica area geografica. "Dopo il parere favorevole dell'Europa, che ha indicato l'iter burocratico da seguire, è infatti stata approvata dall'assemblea del Consorzio di tutela la proposta di modifica dell'articolo 8 dello statuto relativo all'etichettatura - spiega Roberto Abellonio, vice presidente della FNP Frutta in guscio di Confagricoltura - La volontà è quella di chiudere la partita il prima possibile, magari già entro fine anno".

Stabilita quindi anche l'area geografica di competenza che rientra nella delimitazione storica delle Langhe, compresa tra Belbo, Bormida e Tanaro. L'inserimento della menzione geografica all'interno dell'attuale disciplinare consentirà quindi la dicitura Nocciola Piemonte Igp "delle Langhe" per quelle prodotte effettivamente sulle colline di Langa. Ottenuto questo, si potrà poi pensare alla nascita di una nuova Igp.
Data di pubblicazione: