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In fiera le novita' ortofrutticole per l'estate

Come da previsioni, la seconda giornata di Macfrut ha registrato il pieno di presenze, non tradendo le attese. L'affluenza è stata consistente fin dall'apertura. Tanta gente negli stand, specie quelli che hanno organizzato eventi o che sono in grado di attirare l'attenzione dei visitatori.

Come Agribologna, che ha in bella mostra le borse apri-chiudi con fetta di anguria o melone. Le speciali buste - la bag è il suo nome - permettono una shelf life di 6 giorni grazie all'abbinamento a una varietà di anguria dedicata, molto consistente e che non rilascia liquido.


La bag di Agribologna

In vista dell'estate, novità anche da parte di Vivo, produttore di germogli. Alla già ampia gamma si aggiungono i germogli di melone, che possono essere utilizzati per piatti estivi o per arricchire insalate. Scontato l'abbinamento prosciutto e germogli di melone.


I germogli di melone di Vivo
 
Al Veneto, che è la regione partner di Macfrut 2018, è stato dedicato un convegno dove si è fatto il punto sulla produzione ortofrutticola. "Per fare programmazione bisogna avere una mappatura del territorio e del settore ortofrutticolo", ha spiegato Veronica Bertoldo, responsabile del settore ortofrutta della Regione iniziando a snocciolare dati.



"Il terreno coltivato in Veneto è di 46.000 ettari, il 48% è frutticolo - ha detto - Il valore dell'ortofrutta a livello nazionale è pari all'8%. Un agricoltore su tre è aggregato in Op. Le mele fanno un fatturato di 105 milioni di euro annui, le fragole 62 milioni, le pere 60 milioni, il kiwi 35 milioni, i meloni 25 milioni, le pesche nettarine 22 milioni, le ciliegie 16 milioni e mezzo, i frutti di bosco 40 milioni di euro con 200 ettari di terreno coltivato, la frutta a guscio 17 milioni di euro, l'anguria 3 milioni e mezzo, le susine 3 milioni mentre le albicocche superano di poco i 2,6 milioni di euro".



"Per quanto riguarda gli ortaggi - ha proseguito Bertoldo - le insalate fanno 158 milioni di euro, per i funghi, di cui abbiamo il primato in Italia, siamo a un fatturato di 61 milioni di euro annui, i radicchi 41 milioni, aglio, cipolle e porri 34 milioni, i pomodori 29 milioni, zucchine e zucca 29 milioni, asparagi 15 milioni, melanzane, fagiolini e peperoni 11 milioni, cavolfiori e cavoli 8 milioni, spinaci 4 milioni di euro".



Sono diciotto gli eventi in programma nell'ultima giornata di Fiera che alle ore 12:00 nell'Area Bio (Hall B7-D7) presenta la prima edizione di Asparagus Days promosso da Cesena Fiera. Prima ancora, la giornata si apre alle ore 9:30 con il convegno scientifico "Progressi dell'irrigazione in ortofrutticoltura", promosso da Grusi, Anbi, e Cer.

Quattro gli appuntamenti alle ore 10: l'Assemblea delle Regioni Europee Frutticole e Floricole (AREFLH) organizza "Regio Com 2018, iniziative per la promozione di frutta e verdura nelle regioni europee"; Image Line, "Agricoltura digitale Day. Il forum per chi ha scelto l'innovazione in agricoltura"; Convegno Coop, "Qualità in origine"; Zespri, "Incontro tecnico di coordinamento Zespri"; Asrecodi, "Gestione del rischio e nuove forme assicurative". Alle 11 nell'Area Bio la "Sostenibilità e biologico".



Nel pomeriggio alle 15 c'è l'Assemblea della Associazione Italiana Fungicoltori, alle 15:30 con Edagricole "Orticoltura di precisione. L'ultima frontiera", sulle innovative tecniche di precision farming applicabili alle principali ortive, dal pomodoro da industria a quello da mensa, dall'asparago all'insalata.