Giappone: ricercatore di Okayama afferma che le banane coltivate in siti non tropicali sono un successo
Con il nome di Monge, che nel dialetto di Okayama significa 'super', la banana è stata sviluppata basandosi sulla Gros Michel, una varietà ampiamente coltivata in tutto il mondo fino a 50 anni fa. Le banane Monge sono molto richieste, anche se un cartone da tre si vende all'esorbitante prezzo di 37 euro. Tuttavia, tali quotazioni sono dovute al fatto che il frutto senza fitofarmaci sta guadagnando popolarità per il suo sapore ricco e dolce e la sua buccia commestibile.
Foto: KYODO
Inizialmente Tanaka ha preso le piante di banana da Okinawa e le ha piantate in una serra riscaldata, ma queste non sono sopravvissute. Dopodiché ha pensato che se avesse piantato un banano in un ambiente in cui la temperatura fosse diminuita lentamente, forse sarebbe riuscito a fare emergere la capacità della pianta di adattarsi al clima freddo.
Dopo diversi tentativi andati a vuoto, ha provato a immergere parti delle piante in un liquido speciale e a congelarle lentamente diminuendo gradualmente la temperatura a -60 °C nell'arco di sei mesi.
Secondo il sito web japantimes.co.jp, le piante sottoposte alla procedura di congelamento sono riuscite a crescere. Infatti, Tanaka ha scoperto che crescono più rapidamente delle banane tipiche e che si possono raccogliere più frutti in un periodo di tempo più breve. Secondo lui, il metodo può essere utilizzato anche con altre piante tropicali, come il caffè e la papaya, e possono essere coltivate prevalentemente senza l'utilizzo di fitofarmaci. Le banane di Tanaka possono essere coltivate all'aperto, ma lui lo fa in una serra per proteggerle dai tifoni. Il ricercatore ha fondato una società nel 2015 e l'anno scorso ha cominciato una produzione su vasta scala.