Asfissia radicale del kiwi: il portinnesto Sav1 sta dando risposte positive
"Con questo portinnesto - spiega Massimo Ceradini (nella foto sopra) - puntiamo a risolvere, come già constatato in Nuova Zelanda, varie problematiche legate al terreno, in particolar modo quelle causate da squilibri idrici, carenze o ristagni che siano. Nel nostro emisfero è una novità assoluta e le prove finora hanno dato risultati superiori alle aspettative. In Nuova Zelanda hanno iniziato a testarlo 16 anni fa e da 6 anni a questa parte viene utilizzato largamente con ottimi risultati".
Ceradini detiene i diritti per tale pianta in quanto ha già depositato domanda di privativa ed è l'unico ad avere a disposizione il Sav1 all'interno della Comunità Europea.
"Abbiamo numerose prove - continua Ceradini - che questo portinnesto sia la risposta all'asfissia radicale. Le nostre sperimentazioni sono chiare: reimpiantato in poderi dove la morìa aveva causato l'estirpazione di tutte le piante, il portinnesto Sav1 ha vegetato senza problemi, mentre testimoni di Hayward sono morti nuovamente".
Il portinnesto oggetto di studio presenta apparato radicale molto forte, di tipo fittonante, una maggiore resistenza alla siccità e anche ai ristagni idrici. Inoltre, è stata osservata una minor vigoria, con internodi più stretti e maggiore percentuale di gemmea frutto.
Ceradini è presente al Macfrut con due stand: Kingfruit al B3-84 e Ceradini B&C vivaio al D5-197.