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Mercato ortofrutticolo di Lusia (RO): ad aprile domanda altalenante

Dopo un inizio 2018 non esaltante, si è registrata una prima parte di aprile all'insegna di una timida positività. Gli ortaggi interessati da gelo, neve e ripetute piogge registrate nel mese precedente, hanno inciso sulla produttività e solo grazie alle capacità tecniche dei produttori le perdite sono state contenute.

Con il mese di aprile, si è tornati a vedere molte varietà di ortaggi presso il mercato ortofrutticolo di Lusia. A trainare la fase positiva durante i primi quindici giorni di aprile sono state in primis le eccellenti lattughe di serra, dalle ottime caratteristiche qualitative. Le quotazioni sono risultate in aumento e superiori a quelle di aprile 2017.



Se per le lattughe tradizionali la vendita è avvenuta in maniera fluida, per le due tipologie di insalata IGP, gentile e cappuccia, la commercializzazione è stata sostenuta con quotazioni mediamente superiori dal 30 al 45% rispetto alle quotazioni delle lattughe tradizionali. Le due tipologie IGP sono prodotti che stanno trovando sempre più spazio all'interno della gamma orticola commercializzata in mercato, con un significativo aumento sia dei volumi che delle quotazioni.

Performance estremamente positiva anche per le carote con foglia, dove si registra un regresso in termini quantitativi ma compensati da un incremento notevole delle quotazioni. Molto richieste anche le carote defogliate. L'andamento commerciale si può ritenere buono pure per la catalogna, i cavolfiori (che però purtroppo nell'arco del mese, a causa di un incremento dell'offerta, hanno visto quotazioni in flessione).



Si sono evidenziati in aprile segnali positivi, anche se in tono minore, per la bieta da costa, i cavoli cappucci cuor di bue, il radicchio da campo e gli spinaci. Questi prodotti sono stati interessati da una discreta domanda. I quantitativi sono risultati in linea per il periodo e i prezzi di vendita sono stati leggermente superiori a quelli registrati nello stesso periodo dello scorso anno.

Situazione di mercato negativa per i cavoli verza, e per le varie tipologie di radicchio, oltre che per il sedano verde, il porro e i cavoli cappucci. L'offerta eccessiva, associata a una scarsa domanda, hanno favorito uno schiacciamento dei prezzi che sono rimasti tali per tutto il mese. A risentire maggiormente della situazione negativa di mercato è stato il porro che, per tutto il mese, non ha mai superato i 40 centesimi/kg.

Verso fine mese, per quei prodotti interessati da una discreta richiesta l'andamento commerciale è notevolmente cambiato. L'offerta, in linea con il periodo, si è scontrata con una domanda ingessata a causa della presenza abbondante di prodotto nei mercati di destinazione, soprattutto di provenienza estera. Alla luce dei fatti, le contrattazioni in mercato si sono concluse sulla base di prezzi tendenti al ribasso e alcune partite di prodotto sono rimaste invendute.

Discorso a parte per la frutta, dove il mercato è risultato per tutto il mese vivace, con prezzi di vendita sostenuti e in aumento rispetto alle quotazioni di aprile dello scorso anno. Molti acquirenti hanno affermato che il motivo principale dell'aumento delle quotazioni è la parziale mancanza di prodotto a livello nazionale.

Nel complesso, l'ufficio di statistica del mercato ha registrato nel periodo in oggetto una flessione delle tonnellate commercializzate in Mercato del 12% rispetto ai volumi transitati ad aprile 2017 e un aumento contenuto delle quotazioni sempre rispetto aprile dello scorso anno.







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