Sicilia, orti sociali in citta': due esempi a Ragusa e provincia
Parziale di un Orto Sociale di Ragusa
"Vogliamo sempre puntare l'attenzione sul fatto – ha detto la coordinatrice di Fari 2.0, Ausilia Cosentini – che l'individuazione dei terreni all'interno della città si può ritenere di fondamentale importanza perché ha permesso, attraverso la realizzazione di tale attività, la rivalutazione ambientale di una zona di periferia, nonché una rivalutazione sociale con un maggior coinvolgimento della comunità. Insomma, una rappresentazione reale e tangibile di una avvenuta integrazione fatta di rapporti umani e non solo di belle parole".
Foto sopra: prima. Foto sotto: dopo, anche l'area urbana risulta migliorata con la presenza di un orto sociale
I risultati finora ottenuti sono assolutamente degni di considerazione. E, del resto, basta mettere a confronto gli scatti fotografici tra quando il terreno è stato concesso in comodato d'uso gratuito e quando, invece, lo stesso è stato al centro delle attenzioni del progetto per rendersi conto di come, al di là delle produzioni orticole, la condizione complessiva e il decoro del sito siano notevolmente aumentate. Nell'orto di via Capaci sono state piantumate e poi raccolte varie specie orticole (lattughe, pomodori, cipolle, melanzane, zucchine, bietole, piante aromatiche, fragole, peperoni, cavoli, funghi, fragole, spinaci, ecc.). Inoltre, sono state realizzate due compostiere per i residui colturali al fine di ottenere compost da riutilizzare durante il successivo ciclo di trapianti.
Altra positiva esperienza è stata la nascita, lo scorso mese, del 'Giardino delle Api', grazie alla disponibilità dell'azienda agricola 'Valle del Tellaro' di Nicola Agosta e Gianluca Pannocchietti. Quest'ultimo ha posizionato nell'orto sociale di Modica (RG) un'arnia, per favorire lo scambio naturale dell'ecosistema. Si tratta di un' niziativa d'integrazione sociale all'interno dell'Orto urbano dell'U.O.C. di Psichiatria di Modica e del Centro diurno - U.O.C. Psichiatria Modica in cui pazienti e familiari svolgono attività di agricoltura sociale con finalità riabilitative e di reinserimento lavorativo.
Anche questo è un esempio efficace e innovativo di connessioni fra Sanità e Territorio, grazie alla disponibilità dell'amministrazione comunale che ha attrezzato la piazza con un'area giochi, alla partecipazione di un gruppo di mamme e bambini che hanno adottato le aiuole, abbellendo lo spazio con il laboratorio di giardinaggio, alla presenza di alcuni giovani migranti, della Comunità 'Raggio di sole' che affiancano i pazienti e l'associazione di familiari 'Ci siamo anche noi' nei lavori orticoli, insieme alla collaborazione, della Comunità-alloggio 'Beautiful days' e del Circolo di Legambiente 'Melograno' per le iniziative didattiche e sociali organizzate, cosi come di alcune aziende private (Ecofaber e Fertilsud) che hanno donato i loro prodotti.