"In generale, la qualità sarà eccellente e i quantitativi sono inferiori alla scorsa stagione, annata in cui le piante avevano già subito un forte stress idrico, e che quest'anno ha causato in alcuni casi una deformità dei frutti, in fase di allegagione". Mancando i volumi, inizialmente almeno si prevede un buon riscontro di prezzo. "Questa campagna andrà vissuta".
Quindici giorni fa, inoltre, si è registrata grandine per due giorni nel corso della stessa settimana e, anche se le precipitazioni non sono state violente, i produttori si stanno convincendo sempre più che la protezione delle piante sia fondamentale. "Ecco quindi che si investe in nuove strutture e reti, al fine di garantire la produzione. E' inutile coltivare 10 ettari senza proteggerli per poi perdere tutto al primo cambiamento climatico - dice Nicola - Meglio 5 ettari con strutture adeguate, che garantiscano una resa".
Oggi come oggi produrre un chilogrammo di pesche costa in media 0,37 euro. "Non si possono produrre migliaia di quintali di frutti, sperando che non succeda niente. Ormai anche solo la grandine è diventata di casa nei nostri territori".
Per quanto riguarda la sua azienda, Nicola punta a investire in reti colorate che non solo proteggono, ma migliorano la qualità dei frutti.