Sono le verdure a foglia a proteggere davvero la vista
Un gruppo di lavoro del professore Jae Kang del Brigham & Women Hospital dell'Harvard Medical School ha valutato l'introito dietetico di vegetali a foglia verde tra le donne che avevano partecipato al famoso Nurse Health Study e tra gli uomini dell'Health Professionals Follow-up Study.
I dati analizzati hanno diviso i consumatori di verdure in 4 categorie:
- verdure verdi come lattuga, iceberg, romana, cardi, spinaci cotti o crudi;
- crucifere come broccoli, cavoli e cavolfiori;
- tuberi come patate, europee o dolci e cipolle;
- pomodori crudi o sotto forma di salsa.
Sono risultati nel primo gruppo quelli con i maggiori vantaggi protettivi. Spiega Luciano Quaranta, Specialista in Oftalmologia Direttore Centro per lo Studio del Glaucoma – Università degli Studi di Brescia: "Precedenti ricerche avevano mostrato che alterazioni della catena di sintesi dell'ossido nitrico (NO) influenzano negativamente la circolazione sanguigna oculare. Si tratta quindi di un'ipotesi plausibile dal punto di vista biologico ma che dovrà essere confermata come assunto che broccoli e co. possano prevenire il glaucoma".
"L'ipotesi è che l'ossido nitrico (NO) contribuisca ad una migliore autoregolazione della circolazione sanguigna anche nelle zone della macula soggette allo stress della pressione intraoculare – precisa Quaranta – e che luteina e zeaxantina si trovano di in quantità elevate proprio a livello oculare, al contrario del beta-carotene delle carote che invece è assente". Spinaci, broccoli, bieta, cicoria contengono anche vitamine (C, E ed A) e Sali minerali come lo zinco. Una porzione di 100 gr di cavolo infatti contiene in media 11 mg di luteina i cui livelli raccomandati sono di 10 mg al giorno.
Ovviamente gli effetti (e i risultati degli studi) dipendono anche dal contenuto di nitrati della dieta in generale, la fonte, il tipo di suolo, la stagione e il metodo e il tempo di conservazione. "Per ciò che riguarda le carote sono certamente un vegetale prezioso per ciò che riguarda il suo contenuto in B-carotene, ma si tratta un antiossidante che non è presente a livello oculare al contrario degli spinaci in cui sono presenti luteina e zeaxantina che si trovano in quantità elevate negli occhi" specifica il il professore, chiarendo che "le strutture dell'occhio sono sensibili all'effetto protettivo degli antiossidanti che contrastano i danni provocati alle cellule dai radicali liberi".