Gli asparagi aiutano a tenere bassa la glicemia
Secondo quanto affermano i ricercatori, già in basse quantità il consumo di asparagi sarebbe in grado di abbassare il livello di zuccheri nel sangue, mentre un consumo più consistente stimolerebbe addirittura il pancreas a produrre insulina, che è l'ormone che aiuta ad assorbire il glucosio, migliorando così la tolleranza agli zuccheri. Ciò aiuterebbe soprattutto chi soffre di diabete di tipo 2, ovvero quello che generalmente colpisce a partire dalla mezza età e che invece negli ultimi decenni pare essere in aumento nella popolazione occidentale anche tra i più giovani.
Ipocalorici (gli asparagi apportano circa 40 calorie per etto), fonte di fibra, sali minerali e vitamine, questi ortaggi contengono anche glutatione, una sostanza che aiuta a depurare il fegato e che ha una spiccata funzione antiaging, in quanto combatte i radicali liberi, che sono i responsabili dell'invecchiamento delle nostre cellule. Merito anche delle proprietà detossinanti e diuretiche di questo ortaggio primaverile, che prende il nome da un suo importante componente, l'asparagina, un amminoacido in grado di favorire l'eliminazione del sodio in eccesso.
Ma le virtù dell'asparago - un ortaggio versatile, buono da mangiare semplicemente bollito (o perfino crudo), oppure come ingrediente per arricchire minestre, primi piatti, frittate e torte salate - non finiscono qui. Un'altra sostanza benefica di cui sono composti è l'inulina, un carboidrato utile per nutrire la flora batterica "buona" e capace di stimolare il processo digestivo. Per il contenuto di acido folico e vitamina B12, invece, gli asparagi sono per eccellenza l'ortaggio amico del sistema nervoso e del cervello.