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Mercato ortofrutticolo di Lusia (RO): a marzo le bizzarie del tempo non aiutano il rialzo dei listini

Dopo un febbraio 2018 sottotono sia a livello climatico che commerciale, marzo è cominciato anche peggio. Da subito il mese è stato interessato da una pesante nevicata che ha rallentato - e per alcuni giorni fermato - l'attività in campagna.

Le piantine messe a dimora da pochi giorni hanno subito uno stress che è stato attenuato, per fortuna, dal tessuto non tessuto che opportunamente i produttori stendono sul terreno nel periodo invernale a protezione di eventuali gelate. Per le aziende agricole invece che non erano riuscite a effettuare il trapianto nel periodo di fine febbraio, non è stato possibile farlo fino a metà marzo a causa della neve, prima, e delle successive piogge che hanno impedito l'entrata nei campi.

Per settimane, le piantine sono state "parcheggiate" nei capannoni o nelle serre in attesa di alcune finestre di bel tempo. Tutto questo variare "obbligato" della programmazione si trasformerà, per la zona di Lusia, ma anche per quelle limitrofe, in un ritardo notevole nella produzione con un calo delle quantità, per arrivare sicuramente, da aprile, a un periodo di mancanza di prodotto.

In mercato, nei giorni successivi alla nevicata, si è registrato un calo dei volumi, in quanto risultava difficile entrare sul terreno per raccogliere gli ortaggi. Passato lo spauracchio del maltempo si è tornati a un valore quasi normale di approvvigionamento di prodotto. A livello di prezzi, nonostante i danni provocati nelle campagne dal maltempo (freddo, gelo e neve), le quotazioni non hanno subito aumenti, anzi per molti prodotti si è assistito a una flessione rispetto alle quotazioni di marzo 2017.

Infatti si registrano ribassi dei prezzi per l'aglio, sia lavorato in grappolo che in treccia. Il prodotto che in questo periodo si trova in sosta nelle celle frigorifere delle aziende agricole e conferito in mercato secondo richiesta, non ha riscosso un grande successo da parte della domanda. Stesso discorso per la bieta da costa e la bianca di milano dove i prezzi sono stati in flessione, nonostante le disponibilità limitate.


Cavoli cappucci

Fino alla terza settimana di marzo, le quotazioni per le carote con foglia sono risultate stabili, mentre hanno teso al rialzo le defogliate, in quanto la richiesta è stata più pressante verso questo tipo di lavorazione. Dopo la terza settimana, con una scarsità di prodotto e una intensa richiesta anche dall'estero, le quotazioni per il tipo con foglia sono aumentate fino a toccare punte di 1,70 euro/kg.

Cavolfiori e cavoli cappucci sono stati interessati da una buona richiesta e le quotazioni hanno teso verso l'alto. Si registra per questi prodotti un consistente calo dei volumi commercializzati. Verso fine mese, con un aumento dell'offerta, le quotazioni hanno subito un assestamento al ribasso.

Male l'andamento commerciale per le lattughe, caratterizzate da un calo delle quotazioni e dei volumi. Lo scarso interesse da parte della domanda è causato da una consistente offerta di lattuga nei mercati di altre piazze, venduta molte volte a prezzi di sottocosto. Solo verso la fase finale del mese la cappuccia, la romana e la brasiliana hanno realizzato prezzi superiori a quelli di marzo dello scorso anno.

Continua il periodo negativo per porro e prezzemolo che, malgrado i volumi in ribasso, non riescono a realizzare prezzi adeguati, nonostante la buona qualità.

Sottotono il comparto del radicchio, con quotazioni che oscillano in negativo dal 30 al 50% rispetto ai prezzi realizzati a marzo 2017. Si evidenzia inoltre una flessione delle quantità per tutte le tipologie.

Ha registrato un mese sottotono il sedano verde, dove la domanda era disposta ad acquistare il prodotto solo a prezzi tendenti al ribasso. Anche il tipo bianco, presente da metà mese, ha realizzato quotazioni in flessione rispetto a quelle realizzate a marzo del 2017.



Dei dieci prodotti presi in esame, si registra una flessione dei volumi scambiati abbastanza sostenuta per i cavolfiori e la lattuga cappuccia. Sempre in negativo, ma con una percentuale minore, troviamo le carote con foglia e la lattuga gentile. Stabili risultano i volumi movimentati per il sedano verde mentre sono risultate in positivo le tonnellate commercializzate per bieta, catalogna, cavoli cappucci, porro e radicchio rosso.





Data di pubblicazione: