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Un marchio di qualita' per il peperone siciliano

In occasione di un secondo meeting sul peperone tenutosi a Barrafranca (EN), in Sicilia, con la partecipazione di Bayer Vegetable Seeds e COTRAPA 2000 Soc Agr, Luigi Strazzanti (nella foto sotto), responsabile tecnico-commerciale dell'azienda Agriemporio Vivai, ha condiviso la sua idea di associazione atta alla costituzione di un marchio di qualità per il peperone siciliano.




L'idea di Strazzanti è organizzare la produzione attraverso la costituzione di un consorzio, coinvolgendo un esperto gruppo di coltivatori della provincia di Caltanissetta ed Enna, impegnati nella coltivazione del peperone da oltre 40 anni.

Perché il marchio di qualità? "Serve affinché il consumatore distingua il nostro prodotto da quello estero - spiega Strazzanti - il commerciante deve avere un maggiore interesse verso la nostra produzione, la distribuzione può inserire con più facilità il prodotto a marchio in offerte promozionali e, cosa più importante, così facendo l'agricoltore dovrebbe ricevere un prezzo equo".

La denominazione Peperone di Sicilia dovrebbe applicarsi alla tipologia mezzo lungo rosso e giallo tradizionalmente coltivato nelle provincie di Caltanissetta ed Enna, prevedendo ecotipi locali ed eventuali ibridi selezionati per il territorio in collaborazione con enti di ricerca pubblici e aziende del settore.



"L'area di produzione può essere individuata nei comuni della provincia di Caltanissetta ed Enna, dove ricadono le aziende di produzione o nei comuni che ne faranno richiesta in fase di costituzione del consorzio. Nel comune di Mazzarino, ad esempio, la coltivazione risale a oltre 40 anni fa; il peperone è diventato parte integrante della cultura locale".

Importante in questo percorso la collaborazione con Bayer Vegetable Seeds, nelle persone dei sales specialist pepper Giovanni Orioli e Antonio Tribastone (nella foto sotto), i quali hanno sottolineato non solo la necessità di un rinnovo varietale e di una migliore organizzazione della filiera produttiva, ma l'importanza di "continuare a qualificare la produzione di questa specie orticola, introducendo nelle aziende specializzate tecniche innovative di coltivazione, come quella di forzatura nei tunnel mobili, che potrebbero permettere ai produttori di anticipare o posticipare la raccolta, di offrire maggiore qualità e avere doppia chance di mercato (fresco e trasformato) ricorrendo all'utilizzo di varietà riferimento nel mercato italiano (Orazio, United, Pompeo e Balzac) in modo da ridurre le importazioni".


Antonio Tribastone e Giovanni Orioli di Bayer CropScience Vegetable Seeds.

Anche dall'industria del trasformato si registra un crescente interesse sul peperone, come confermato da Andrea Pasqua del gruppo industriale COTRAPA 2000 Soc Agr.

La collaborazione con Bayer Vegetable Seeds e COTRAPA 2000 è orientata a dare valore al progetto di Strazzanti nell'ambito delle specifiche attività.

Per maggiori informazioni:
Luigi Strazzanti
Cell.: +39 328 9208200
Agriemporio Vivai
Via Veneto,94
94012 Barrafranca (EN)
Email: l.strazzanti@tiscali.it