Istat: aumenta il clima di fiducia nella grande distribuzione a marzo 2018
Per le famiglie, dopo il calo registrato lo scorso mese, la componente economica e quella futura salgono, rispettivamente, da 140,1 a 141,9 e da 119,8 a 121,1; la componente personale e quella corrente confermano la crescita degli ultimi mesi, passando, rispettivamente, da 108,0 a 109,3 e da 113,0 a 115,1.
Più in dettaglio, la crescita della componente economica riflette un miglioramento dei giudizi sulla situazione economica del paese e un ridimensionamento delle aspettative sulla disoccupazione; per quanto riguarda la situazione personale, l'evoluzione positiva dell'indice è caratterizzata dal miglioramento dei giudizi e delle aspettative sulla situazione economica familiare nonché da un aumento del numero di coloro che ritengono opportuno risparmiare sia nel momento attuale sia in futuro.
Con riferimento alle imprese, a marzo il clima di fiducia diminuisce nel settore manifatturiero (da 110,4 a 109,1) e nei servizi (da 109,8 a 107,2) mentre rimane stabile nel commercio al dettaglio (a quota 105,3). In controtendenza il settore delle costruzioni dove l'indice aumenta lievemente, passando da 132,0 a 132,6.
Nel commercio al dettaglio il clima di fiducia si conferma sul valore dello scorso mese (105,3). Tra le componenti dell'indice, risulta in aumento il saldo dei giudizi sulle vendite correnti e, al contrario, in diminuzione quello relativo alle aspettative sulle vendite future; emerge pressoché stabile sui valori dello scorso mese, infine, il saldo dei giudizi sulle scorte di magazzino.
Il clima di fiducia migliora da 106,9 a 107,2 nella grande distribuzione e peggiora da 104,0 a 99,9 in quella tradizionale. Nella prima, aumenta sia il saldo dei giudizi sulle vendite correnti che quello relativo alle aspettative sulle vendite future; nella seconda, al contrario, i saldi di entrambe le variabili emergono in deciso peggioramento. Quanto alle scorte di magazzino, il saldo della variabile aumenta nella grande distribuzione e si conferma sostanzialmente stabile, sui valori dello scorso mese, in quella tradizionale.