Guillaume aggiunge che l'offerta di prodotti biologici è più variegata rispetto a quella di prodotti convenzionali. "Esistono moltissime varietà di mele non molto produttive, e che per questo sono state abbandonate dai produttori. Ad eccezione delle varietà biologiche, che invece sono sopravvissute. Nel corso di una stagione, offriamo fino a 15 diverse varietà di mele: in un normale supermercato se ne trovano al massimo 6 diverse. Per un negozio biologico la diversità è fondamentale. Coloro che scelgono il biologico, amano avere una dieta variegata. Spesso non consumano merendine come Mars o Snickers, ed è quindi molto importante offrire un'ampia gamma di frutta e verdura".
"Al momento le banane biologiche sono accessibili a chiunque, soprattutto perché il tasso di cambio del dollaro è molto basso. Ma questa situazione può cambiare. Le banane biologiche crescono bene, ma hanno un aspetto meno attraente e sono più leggere di oltre il 30% rispetto a quelle convenzionali. Le grandi aziende, come Chiquita e Del Monte, sono passate alla coltivazione biologica per non deludere le aspettative della società. Le zone di produzione hanno presentato gravi problematiche, e non possono più permettersi rapporti su contadini danneggiati da prodotti fitosanitari".
La popolarità degli ortaggi biologici in realtà dipende dalla stagione. "I nostri consumatori mangiano moltissime carote e patate in questo periodo. Acquistano anche agrumi, e stanno cominciando a comprare le prime fragole e ravanelli".
Per quanto riguarda gli imballaggi in plastica, "bisogna rendersi conto che si tratta di prodotti molto delicati, come ad esempio piccoli germogli di insalata o fragole. Referenze che è difficile vendere sfuse. Secondo me non dovremmo rinunciare alla plastica, ma piuttosto cercare di renderla biodegradabile".
Guillaume sottolinea come le vaschette obblighino i clienti a comprare determinate quantità di prodotto. "Non credo che sia una buona cosa per i consumatori biologici. Loro vogliono poter scegliere se comprare una, due o tre mele. Tuttavia, nei negozi cittadini i clienti vanno sempre più di fretta, e non hanno tempo di stare dietro alle bilance. In generale non prestano molta attenzione all'ambiente, e consumano prodotti bio esclusivamente per la propria salute personale. Per ragioni di rapidità, preferiscono le vaschette".
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