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FederBio e Accademia dei Georgofili insieme per il rilancio della ricerca in agricoltura biologica

Un nuovo slancio per il biologico. Si è tenuta ieri 22 marzo presso il Teatrino Lorenese nella Fortezza da Basso a Firenze la giornata di studio "Quale ricerca e quali strumenti di trasferimento dell'innovazione per l'agricoltura biologica", organizzata dall'Accademia dei Georgofili insieme a FederBio, con il patrocinio di Conferenza Regioni e Province Autonome, ANCI Toscana, CNR, Crea, TP – Organics-European Technology Platform.
 
Al termine dell'incontro è stato presentato il Protocollo di intesa tra Accademia dei Georgofili e FederBio che, unendo l'esperienza del settore dell'agricoltura biologica con le competenze scientifiche dell'Accademia, impegna i due soggetti nella promozione e nell'attivazione di iniziative congiunte destinate a contribuire al progresso del settore agricolo, alla tutela dell'ambiente e allo sviluppo del mondo rurale, dedicando particolare attenzione all'agricoltura biologica.
 
L'Italia è infatti leader mondiale del settore bio, con una percentuale di SAU (superficie agraria utilizzata) dedicata all'agricoltura biologica attualmente del 14,5% in aumento, a testimoniare un crescente interesse e un cambiamento degli stili di vita da parte dei consumatori.


Simone Orlandini (Accedemia dei Georgofili) e Paolo Carnemolla(Presidente FederBio)
 
La giornata, volta a ribadire l'importanza della ricerca in agricoltura biologica, ha visto l'intervento di esperti provenienti dal mondo accademico e della ricerca (CNR, CREA), e delle rappresentanze istituzionali (ANCI, Conferenza Regioni e Province Autonome), che hanno sottolineato il ruolo economico e strategico del metodo biologico in termini di salvaguardia dell'ambiente, di rispetto della biodiversità e di sostenibilità. Sono stati inoltre presentati i prossimi scenari in termini di fabbisogno di ricerca e innovazione nel settore delle produzioni vegetali e della zootecnia.
 
Nel corso della giornata è emerso come il modello biologico rappresenti una realtà importante con presupposti per uno sviluppo duraturo, capace di conciliare sostenibilità economica, sociale e ambientale e in grado anche di rispondere alle grandi sfide globali legate al cambiamento climatico e alla sicurezza alimentare globale.
 
Simone Orlandini del Consiglio accademico dei Georgofili ha dichiarato: "La firma di questo protocollo di intesa con Federbio rappresenta la concretizzazione di un percorso avviato dal Presidente dell'Accademia Prof. Maracchi, purtroppo recentemente scomparso, che il Consiglio ha voluto confermare visto la crescente importanza del settore dell'agricoltura biologica e la necessità di una ricerca di qualità per far fronte alle numerose esigenze dei produttori biologici. Il settore biologico è forse quello più innovativo perché ha bisogno di risposte 'preventive', di conseguenza è un settore in cui la ricerca può davvero svolgere un ruolo di primo piano".
 
Paolo Carnemolla, Presidente FederBio, ha proseguito: "E' un momento importante perché è l'avvio di un percorso fra l'organizzazione che rappresenta il settore del biologico in Italia - che in questo momento è in fortissima crescita ed ha quindi ancor più bisogno di supporto di competenze, conoscenze, formazione e ricerca – e la più antica e prestigiosa accademia di agricoltura del mondo. Questo non è un fatto banale perché fino a poco tempo fa il mondo accademico in generale non considerava l'agricoltura biologica al pari di quella convenzionale. Con la firma del protocollo si riconosce il settore biologico come uno dei motori di innovazione per l'agricoltura del futuro".
Data di pubblicazione: