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In occasione della Giornata mondiale del 22 marzo

Acqua: le statistiche Istat

In occasione della Giornata mondiale dell'acqua, istituita dall'ONU e celebrata ogni anno il 22 marzo, l'Istat ha fornito un quadro di sintesi delle principali statistiche sulle risorse idriche.

Il 2017 è stato un anno nel quale si è manifestata un'eccezionale carenza di risorse idriche disponibili, soprattutto in alcune zone del Paese. La scarsità delle precipitazioni del trimestre autunnale 2016, proseguita nel 2017 in concomitanza con le alte temperature, ha avuto naturali effetti sui principali bacini idrografici, con una forte riduzione dei deflussi idrici.



La rilevanza di questi fenomeni è quantificabile attraverso lo Standardized Precipitation Index (SPI) e la misura della portata dei principali corsi d'acqua italiani (Po, Adige, Arno e Tevere) rilevata nelle stazioni idrometriche più prossime alla foce.

L'indice quantifica, a diverse scale temporali, il deficit di precipitazione e quindi gli effetti che ha sulla disponibilità delle differenti risorse idriche; il calcolo è basato su una lunga serie storica di dati di precipitazione. La scala temporale utilizzata è quella a 12 mesi, che ha riscontro sul livello delle falde acquifere e sulle portate fluviali, considerando come periodo di riferimento il trentennio 1981-2010.

Nel 2017, in tutti e quattro i bacini idrografici, le portate medie annue hanno registrato un decremento rispetto alla media del trentennio di riferimento, con una riduzione media complessiva del 39,6%. I mesi di maggiore siccità, analizzando gli andamenti dello SPI, riguardano soprattutto la seconda metà dell'anno, con condizioni di deficit pluviometrico sempre "estremamente secco", unica eccezione il mese di dicembre nel bacino del Tevere che risulta "molto secco".

I primi mesi dell'anno, invece, mostrano regimi pluviometrici che vanno da valori "nella norma" a "estremamente secco"; solo il corso del fiume Po si presenta "estremamente secco" a partire dal mese di luglio. Dall'insieme delle analisi si evince, quindi, una forte riduzione dei deflussi idrici come conseguenza degli scarsi eventi meteorici.


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Nel 2017, durante tutti i mesi dell'anno si evidenzia nelle portate del Po, alla stazione di Pontelagoscuro, una diminuzione rispetto al periodo di riferimento 1981-2010, in media del 41,1%, con un picco negativo del 60,6% ad ottobre, passando da 5.173 a 2.040 milioni di metri cubi. Dall'analisi dello SPI è confermata la scarsità delle precipitazioni con regime "estremamente secco", diffuso nella seconda metà dell'anno.

Sul bacino dell'Adige, alla stazione di Boara Pisani, le portate sono diminuite mediamente di un terzo (-33,2%), registrando decrementi in tutti i mesi dell'anno, ad eccezione di agosto e settembre (+0,6% e +14,8%), e passando, rispettivamente, da 428 milioni di metri cubi nel trentennio considerato a 430 milioni di metri cubi nel 2017 e da 443 milioni di metri cubi a 509 milioni di metri cubi. A partire dal mese di maggio il valore dello SPI è risultato sempre "estremamente secco".

Il regime idrologico del fiume Arno nella stazione di San Giovanni alla Vena denota, nel 2017, un abbassamento generale medio delle portate del 27,3%, con un picco massimo positivo a settembre, e un raddoppio delle portate del 101,8%, passando dai 53 milioni di metri cubi del trentennio a 108 milioni di metri cubi. Il mese di ottobre registra il decremento maggiore, pari all'88,2% (da 154 milioni di metri cubi a 18 milioni di metri cubi). Anche in questo bacino si calcolano, a partire da giugno, valori di SPI inferiori a -3 ("estremamente secco").


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Il fiume Tevere, alla stazione di Ripetta, rispetto al periodo di riferimento 1981-2010, registra una diminuzione costante durante tutti i mesi dell'anno, in media del 39,0%, con il decremento maggiore del 55,3% a novembre, quando la portata media si è più che dimezzata, passando da 484 a 216 milioni di metri cubi. Secondo i valori dello SPI da giugno a novembre risulta una condizione pluviometrica "estremamente secca", mentre a dicembre si evidenzia un ritorno a un regime "molto secco".
Data di pubblicazione: