L'UE autorizza l'uso del carbonato di potassio nei prodotti ortofrutticoli freschi
Nello specifico, quando parliamo dei prodotti ortofrutticoli freschi, che vengono sottoposti a tagli, lavaggi ecc., a causa di specifiche attività enzimatiche, si possono avere ossidazioni e imbrunimento. Cioè determina una diminuzione della qualità del prodotto che spesso, a causa di ciò, viene considerato non commestibile e quindi scartato determinando un incremento degli sprechi alimentari. Per evitare ciò, si utilizza la vitamina C (acido ascorbico E-300); però si è notato che questa tende a danneggiare il tessuto cellulare arrecando, dopo vari giorni, il rammollimento e lo scolorimento dei prodotti ortofrutticoli tagliati. Attraverso vari studi e prove in laboratorio, si è notato che l'uso del carbonato di potassio (E501) consente una protezione più efficace contro l'imbrunimento in quanto agisce sia da stabilizzante che da regolatore dell'acidità riducendo i danni al tessuto provocati dall'acido ascorbico.
A seguito di ciò, la Commissione Europea ha ritenuto opportuno autorizzare, attraverso il Regolamento (UE) 2017/1270, l'uso del carbonato di potassio (E501) come stabilizzante e regolatore di acidità nella categoria di alimenti definiti "Ortofrutticoli sbucciati, tagliati e sminuzzati" di cui all'allegato II del Regolamento (CE) n. 1333/2008. L'uso di questo additivo dovrebbe essere limitato a frutta e ortaggi preconfezionati, non trasformati, refrigerati e pronti per il consumo e a patate preconfezionate non trasformate e sbucciate.