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Piu' attenzione per more, lamponi e nuove zone di produzione

Global Berry Congress: il reportage fotografico

La categoria dei piccoli frutti continua a crescere da anni ormai. Il consumo continua ad aumentare grazie anche a nuovi arrivi, come lamponi e more. A livello globale c'è più attenzione ai piccoli frutti per via del consumo crescente o della maggiore produzione o per una combinazione di questi due fattori. Sembra essere una situazione ideale, ma ci sono comunque delle sfide. L'ascesa del commercio online della frutta è una di queste.

Il settore sta crescendo e così succede anche per il Global Berry Congress. Il programma viene modificato ogni anno, l'unica cosa che rimane la stessa è il luogo dell'evento, ovvero Rotterdam. Con più tematiche rispetto agli altri anni, l'organizzazione ha scelto un programma che si fonda su tre pilastri. Durante l'evento sono state presentate le ultime conoscenze su conservazione, consumo in crescita e paesi produttori emergenti, divise in tre fasi.

Clicca qui per vedere il reportage fotografico.


Troppo brusio? Arrivano le cuffie.
La maggior parte degli stand era distribuita nella sala del WTC. Una disposizione che ha garantito uno spazio maggiore per la ricerca di contatti, e che si è tradotta in un brusio costante. Le reazioni per la nuova disposizione sono state positive. Sebbene all'inizio ci fosse qualche scontento dovuto al brusio in sala, la fornitura di cuffie ha dissipato ogni malcontento.

Tra i fornitori sono stati quelli di substrato e le aziende d'imballaggio ad occupare lo spazio fieristico maggiore, seguiti dalle aziende di sviluppo varietale. Ciò dimostra immediatamente la principale sfida del settore, ovvero la produzione. La produzione di fragole è elevata, ma l'attenzione del comparto si concentra chiaramente su altri piccoli frutti, in quanto questi mostrano un margine di crescita maggiore. I mirtilli vanno già bene da anni e lamponi e more sono le stelle nascenti, anche se per questi frutti delicati si verificano ancora dei colli di bottiglia a livello logistico.

I piccoli frutti evocano emozioni
Per realizzare tale crescita, l'attenzione è rivolta alla produzione. Sono necessari volumi maggiori, mentre la domanda è sufficiente. Ciò si è riflesso negli argomenti del programma, dove sorprende il fatto che siano state presentate molte nuove zone di produzione, come Slovenia, Romania e Nord Africa. Tra le vecchie e fidate aree produttive troviamo Messico, Cile e Argentina e naturalmente anche la Spagna.

Fragole, lamponi, more e mirtilli, sono tutti prodotti che evocano emozioni nei consumatori. "I consumatori si identificano con gli alimenti che acquistano - ha spiegato Marieke Appel di Driscoll's - Arricchendo i piccoli frutti di emozioni possiamo attrarre più consumatori". Affinché ciò accada è necessario collaborare con i rivenditori, perché fragole e lamponi compaiono raramente nella lista della spesa. I piccoli frutti rappresentano l'acquisto d'impulso per eccellenza, pertanto la presentazione nei negozi deve essere ottimale.

I marchi garantiscono qualità al consumatore
"Un consumatore che acquista regolarmente piccoli frutti spende di più, in media, nei supermercati di un consumatore che non acquista piccoli frutti". Questo rende la categoria interessante anche per i supermercati. Il fatto che i piccoli frutti siano acquisti d'impulso rende difficili le vendite online, ma anche questo mercato è in crescita e richiede aggiustamenti. "Per esempio, dobbiamo adattare gli imballaggi in modo che possano essere venduti attraverso i canali online e consegnati a domicilio".

Clicca qui per vedere il reportage fotografico.

Jason Fung dell'azienda americana Oppy è d'accordo. Egli ha notato sul mercato americano che i supermercati tradizionali negli ultimi anni hanno assistito a una riduzione della quota. I nuovi concept, tra cui canali online, minimarket e rivenditori al dettaglio hanno attinto quota di mercato da supermercati e ipermercati. Tuttavia, il 64% dei consumatori dichiara di volere controllare la frutta e la verdura al momento dell'acquisto. Ciò rende difficili le vendite online, ma una soluzione è rappresentata dalle etichette. "Un'etichetta deve andare a sostituirsi all'approvazione del consumatore". Ciò significa che l'etichetta deve essere una garanzia di qualità, in modo che il consumatore possa fidarsi ciecamente del marchio.

"Per frutti dotati di marchio, il mercato cresce più rapidamente rispetto a quello generale per la frutta". Tra il 2011 e il 2016 i brand per la frutta hanno visto aumentare la loro quota di mercato dal 28% al 37%. Anche le private label hanno registrato un aumento della quota di mercato dal 10% al 12%. Tale crescita è andata a scapito degli articoli sprovvisti di marchio.

Clicca qui per vedere il reportage fotografico.


Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: