Antonino Cappello
Oggi la Ar.Co. conta 60 soci, con una estensione di 600 ettari di limoneti nella provincia di Siracusa (9000 ton annue), 400 ettari di arance tra le province di Siracusa e Catania (6500 ton annue) e 30 ettari di pomodori in serra (3000 ton annue), oltre a una consistente porzione di coltivazioni in pieno campo. Nel tempo, la Cooperativa ha maturato la necessità di adeguarsi al mercato. All'inizio si cercava di vendere la produzione dei soci, successivamente si è cominciato a produrre quello che il mercato richiedeva.
Le tre principali produzioni della Ar.Co. sono garantite dalla Indicazione Geografica Protetta: Limone di Siracusa, Pomodoro di Pachino e Arance di Sicilia, tutte eccellenze siciliane che riscontrano un notevole interesse da parte dei consumatori. Inoltre sta aumentando la produzione di agrumi bio, certificati da CCPB, sempre più richiesti dai partner commerciali.
La struttura commerciale e produttiva può contare su due distinte unità operative: una per la lavorazione degli agrumi Igp e l'altra per la manipolazione del pomodoro Igp. Come è noto, l'ubicazione dei magazzini di lavorazione dei prodotti a marchio Indicazione Geografica Protetta, deve ricadere all'interno dei rispettivi areali di produzione.
Gli ortaggi coltivati in pieno campo dalla cooperativa Ar.Co. sono le famose patate di terra rossa di Siracusa (3000 ton annue) che, grazie alle loro peculiarità organolettiche, vantano estimatori tra i soggetti commerciali italiani ed esteri. La particolare composizione dei terreni nell'areale di Cassibile (SR), conferisce infatti a questi tuberi un sapore unico nel suo genere. Le altre referenze coltivate in pieno campo sono: zucchine verde scuro, meloni, angurie.
"I nostri canali di commercializzazione sono orientati quasi esclusivamente alla GD e GDO - spiega ancora il presidente Cappello - Ciò ci permette di programmare le produzioni, evitando approssimazioni. In tal modo, riusciamo ad essere competitivi. I mercati di destinazione sono per il 90% quelli nazionali mentre solo un 10% dei nostri prodotti va in Francia".
Videointervista ad Antonino Cappello
"La campagna in corso - rimarca l'agronomo - specialmente quella delle arance, ha fatto registrare una prevalente mancanza di calibro. Questa evenienza ha portato a una commercializzazione segnata dal deprezzamento anche dei calibri superiori, inficiando l'annata agraria nel suo complesso".
"Per quanto riguarda la campagna dei limoni, invece - conclude il presidente della coop. Ar.Co. - dopo un avvio piuttosto brillante si è avuta una certa contrazione del prezzo che, grazie a un'elevata richiesta da parte dell'industria, ha evitato il peggio. Infine, per il pomodoro abbiamo dovuto fare i conti con una caduta verticale delle quotazioni, dopo un avvio della stagione piuttosto interessante. Le temperature alte al Sud e basse al Nord, inoltre, hanno contribuito a far crollare finanche i consumi, a fronte di un'ottima produzione".
La cooperativa Ar.Co. è certificata Bio (CCPB), GRASP, GlobalGAP ed è iscritta negli elenchi dell'INPS alla 'Rete lavoro agricolo di qualità'.
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