CREA: giornata tecnico-divulgativa 'Innovazioni e sostenibilita' della coltivazione del pesco'
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Negli ultimi anni si assiste sempre più ad un clima "impazzito", che causa siccità e caldo anomalo. Il 2017, si è classificato come tra i più caldi degli ultimi 40 anni. L'elevato deficit idrico ambientale e le difficoltà di un opportuno approvvigionamento idrico determinano un limite per produzioni frutticole quanti-qualitativamente soddisfacenti. Alla scarsità idrica si aggiunge, infatti, l'eccessiva intensità luminosa (oltre le esigenze della pianta) che, unita alle alte temperature ed alla ventosità tipica di molte zone produttive, provoca elevati valori di evapotraspirazione. Questi fenomeni si fanno più accentuati negli ambienti caldo-aridi come quelli meridionali.
Il progetto Sus-Peach, vede la collaborazione tra i ricercatori del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria, Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente, sede di BARI (CREA-AA) e del Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali dell'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" (DiSAAT). L'obiettivo principale è sviluppare un sistema di gestione del frutteto a basso impatto ambientale, considerando il pesco come caso studio.
Lo scopo del progetto è aumentare l'efficienza d'uso dell'acqua, preservare la fertilità organica del suolo e migliorare le caratteristiche delle produzioni, valutando l'effetto di diverse gestioni colturali innovative miranti a modificare il pedo-clima (utilizzo di reti antigrandine ombreggianti, pacciamante bio-degradabile e Smart Irrigation) sulle performance fisiologiche (scambi gassosi e potenziale idrico), produttive e qualitative del frutteto. Nell'ambito del progetto è prevista, inoltre, la valutazione della produzione lorda vendibile e dei costi di produzione che permetterà di redigere i conti colturali ed una scala di convenienza economica delle diverse gestioni. L'integrazione di dati biologici ed economici permetterà di identificare le gestioni colturali economicamente ed ecologicamente più vantaggiose.
La modulazione della radiazione incidente e la riduzione dell'evaporazione possono essere pratiche innovative per l'adattamento alle restrizioni ambientali, a patto che si approfondiscano le conoscenze dei meccanismi di funzionalità radicale, fogliare e di accrescimento dei frutti, essendo questi specie e/o cultivar specifici.
I primi risultati del progetto Sus-Peach sembrerebbero promettenti avendo in alcuni casi ridotto il consumo idrico del 20% migliorando la pezzatura del prodotto.
I risultati preliminari saranno presentati nel corso di una giornata divulgativa specifica che si terrà il 4 Aprile presso il salone degli affreschi dell'Ateneo di Bari (brochure dell'evento in allegato).