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Melone Iperione F1 di Enza Zaden: come massimizzare il potenziale quali-quantitativo

Iperione F1 è una cultivar ibrida di melone, della tipologia retato italiano, recentemente costituita da Enza Zaden, che si contraddistingue per superiori caratteristiche organolettiche, alte rese e buona tenuta in post-raccolta. Iperione F1 è stato introdotto in commercio nel 2017 fornendo risultati particolarmente soddisfacenti nelle raccolte di giugno con produzioni in serra e della prima metà di luglio con produzioni in campo aperto (coltura semi-forzata).

Nell'ottica di offrire un più efficace supporto a produttori e tecnici, Iperione F1 è stato oggetto di una specifica ricerca volta ad individuare le tecniche di coltivazione che consentano a questa cultivar di poter esprimere al meglio il suo potenziale sia in termini produttivi, sia di qualità organolettica e serbevolezza del frutto. La ricerca è consistita in analisi chimiche effettuate su frutti, foglie, fusti e radici di piante di Iperione F1 e ha tratto beneficio dell'esperienza maturata dallo staff Enza Zaden nella gestione agronomica di questa cultivar nella precedente annata agraria.

La ricerca ha evidenziato come lo sviluppo della parte aerea sia determinante per l'esito quali-quantitativo della produzione. In base ai dati raccolti, la parte aerea rappresenta, infatti, il 35% del peso fresco e il 57% della sostanza secca, valori questi che risultano significativamente elevati rispetto a quelli medi riscontrabili.

Per quanto concerne gli assorbimenti, il calcio è risultato il primo elemento per quantitativi assorbiti, seguito dal cloro. Elevatissimi anche i quantitativi assorbiti di ferro, manganese e molibdeno. Alti i quantitativi assorbiti di zolfo e boro. Mentre sono risultati relativamente bassi quelli dell'azoto e normalmente bassi quelli del fosforo. In particolare, N, P e K sono risultati assorbiti in un rapporto orientativamente pari a 1:0,14:1,58. Mentre K, Ca e Mg in un rapporto orientativamente pari a 1:1,54:0,14.

Gli elevati valori di microelementi registrati nelle parti verdi potrebbero indicare un'intensa attività fotosintetica. Di contro, i valori di N, S e Mo potrebbero indicare una certa difficoltà nell'assorbimento di N proprio a causa dell'elevato dispendio energetico per la fotosintesi.

Sulle base di queste evidenze e dell'esperienza maturata dallo staff tecnico-commerciale Enza Zaden è possibile delineare le seguenti linee tecniche per l'ottimale gestione di Iperione F1:

■ Lo sviluppo della parte aerea va sempre sostenuto fin dalle prime fasi di crescita della pianta sia attuando le opportune tecniche colturali atte ad evitare stati di stress, sia attraverso l'adeguata somministrazione degli elementi nutritivi.

■ In particolare vanno adeguatamente somministrati il calcio, lo zolfo e i microelementi (segnatamente Fe, Mn, B e Mo), mentre vanno contenuti i livelli di azoto. Una carente somministrazione di calcio e boro anche durante la fase di accrescimento dei frutti potrebbe, inoltre, risultare in una maggiore fragilità delle strutture cellulari con effetti negativi sulla conservabilità del prodotto in post-raccolta.

■ Ove possibile, preferire cloruri e solfati ai nitrati

■ Non anticipare il momento dell'allegagione attraverso una troppo precoce immissione delle api nella serra o attraverso una precoce rimozione (parziale o totale) della copertura in plastica/TNT in caso di coltura in pieno campo.

■ Ridurre gli input irrigui e utilizzare conducibilità elevate in fase di maturazione (ultimi 10/15 giorni prima della raccolta).

Inoltre, a causa degli elevati quantitativi di boro assorbiti da Iperione F1, e quindi del maggior rischio di reazioni fitotossiche a eccessi di questo elemento, se ne sconsiglia l'impiego in presenza di alto contenuto di boro nel terreno o nell'acqua di irrigazione.

E' rilevante osservare che, in condizioni di coltivazione ottimali, la pianta si presenta lussureggiante, dal fogliame scuro e lucido e caratterizzata da un'abbondate fioritura e da fiori maschili di notevoli dimensioni. L'assenza di questi indicatori del buono stato della coltivazione rivela la presenza di stati di stress che potrebbero compromettere il buon esito quali-quantitativo della produzione.

Il momento ottimale per la raccolta, in modo da coniugare qualità organolettica e serbevolezza, è indicato dall'inizio dell'abscissione del peduncolo. In questo stadio, il colore dell'epicarpo sta iniziando a virare leggermente al giallo crema, i meridiani sono di colore verde scuro e la polpa si presenta ben pigmentata e dotata di un elevato contenuto zuccherino.

Lo staff tecnico-commerciale di Enza Zaden Italia rimane a disposizione dei propri clienti per ogni dubbio o chiarimento relativo al buon impiego delle cultivar a marchio Enza Zaden (sementi convenzionali) e Vitalis (sementi biologiche).

Resistenze: HR: Fom:0,1,2 | IR: Ag/Px:1,2,5

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Le informazioni varietali qui fornite da o per conto di Enza Zaden sono soggette a disclaimer disponibile sul sito di Enza Zaden nella sezione Prodotti & Servizi.

Contatti:
Enza Zaden Italia Srl
SS 1 Aurelia km 96+710 (lato mare)
01016 Tarquinia (VT)
Tel.: (+39) 0766 855196
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Web: www.enzazaden.it

Data di pubblicazione: