A febbraio 2018 stabile il clima di fiducia dei consumatori, peggiora quello nella grande distruzione
Le componenti del clima di fiducia dei consumatori mostrano dinamiche eterogenee: la componente economica e quella futura registrano una diminuzione (da 141,1 a 139,9 e da 120,9 a 119,8, rispettivamente); invece, la componente personale e quella corrente aumentano per il terzo mese consecutivo confermando un trend positivo in atto dalla seconda metà del 2017 (da 107,6 a 108,0 e da 112,8 a 113,0, rispettivamente).
Più in dettaglio, la flessione registrata nella componente economica riflette un peggioramento delle aspettative sia sulla situazione economica del paese sia sulla disoccupazione; per quanto riguarda la situazione personale, l'evoluzione positiva dell'indice è caratterizzata dal miglioramento sia dei giudizi sia delle aspettative sulla situazione economica familiare; anche il saldo relativo all'opportunità, nel momento attuale, di effettuare acquisti di beni durevoli è in aumento.
Con riferimento alle imprese, nel mese di febbraio si registra un clima di opinione complessivamente più favorevole rispetto al mese scorso: il clima di fiducia aumenta nel settore manifatturiero (da 109,9 a 110,6), nei servizi (da 105,8 a 109,9) e nelle costruzioni (da 129,2 a 132,0). In controtendenza il commercio al dettaglio dove l'indice cala da 108,3 a 105,5.
Nel commercio al dettaglio il clima di fiducia si conferma in peggioramento, passando da 108,3 a 105,5. Tra le componenti dell'indice, risulta in diminuzione sia il saldo dei giudizi sulle vendite correnti che quello relativo all e aspettative sulle vendite future; emerge pressoché stabile sui valori dello scorso mese, infine, il saldo dei giudizi sulle scorte di magazzino.
Il clima di fiducia peggiora da 110,0 a 107,0 nella grande distribuzione e da 106,1 a 104,2 in quella tradizionale. In entrambi i circuiti distributivi appaiono in diminuzione sia il saldo dei giudizi che quello delle aspettative sulle vendite. Quanto alle scorte di magazzino, il saldo della variabile diminuisce nella grande distribuzione e resta sostanzialmente stabile sui valori dello scorso mese in quella tradizionale.