L'aglio non e' tutto uguale: da ottobre una campagna per farlo conoscere
"L'aglio non sempre viene valorizzato a sufficienza - spiega Battelli - ma è anche un difetto di conoscenza. I consumatori non ne conoscono le peculiarità, tanto meno le zone di produzione. Dalla prossima campagna produttiva, presumibilmente dal mese di ottobre, partirà una serie di iniziative volte a far conoscere ai consumatori le differenze fra i diversi tipi di aglio".
"Lo scopo dell'iniziativa - gli fa eco Rastelli - è quello di valorizzare il prodotto italiano e far sì che il consumatore sappia scegliere bene sullo scaffale. Nella nostra penisola abbiamo diverse produzioni, tutte di alta qualità e con caratteristiche diverse. Ogni tipo di aglio è più adatto per un certo tipo di consumo. Credo che sia molto importante segmentare le nostre produzioni e valorizzarle appieno".
Aglio rosso di Sulmona. Notare il colore caratteristico
Sul fronte commercio, a livello mondiale è la Cina a dettare legge in quanto produce la gran parte dell'aglio. E il 2017 è stata un'annata di forte produzione. A livello europeo, la nazione maggiore produttrice è la Spagna. In questi mesi il prezzo del prodotto indifferenziato non è molto alto, a causa della massiccia pressione dell'aglio cinese. Si salvano le produzioni italiane in grado di distinguersi, perché provenienti da un territorio e meglio ancora se con un marchio di origine.
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