Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Sardegna: la patata viola che piace tanto agli chef e' partita da Scano Montiferro (OR)

In agricoltura non vale la scaramanzia: il viola è più bello. E la patata di questo colore si ritaglia spazi sempre più ampi tra le tante esistenti. I conquistadores che sconfissero l'impero Inca nel '500 scoprirono che quel popolo coltivava tantissime varietà, ognuna per le varie esigenze. Ma non ne capirono le tante potenzialità e l'ortaggio, che apparve in Europa e in Sardegna con gli spagnoli intorno al '600, tardò a imporsi, spinto poi dalle esigenze alimentari che ne consentirono la scoperta sotto il profilo culinario. Oggi è un dono della terra irrinunciabile di cui la Sardegna non ha forse ancora imparato a godere appieno.



Ebbene, tra le coltivazioni che stanno conquistando terreno c'è quella della patata viola: "E' partita da Scano Montiferro – spiega Antonio Maccioni di Laore – , assomiglia molto alla Vitelotte, ma rappresenta una biodiversità, ed è molto produttiva. Fondamentalmente viene usata nei ristoranti, la Regione sta pensando a dei progetti di valorizzazione mirati al mercato dell'alta ristorazione o di quella locale".

Clicca qui per leggere di più su www.lanuovasardegna.it.
Data di pubblicazione: