Il parere di Marc Peyres
L'emisfero meridionale non riesce a colmare le lacune del mercato europeo delle mele
Il team della Blue Whale al Fruit Logistica 2018
"Abbiamo già venduto più del 60% delle scorte. Attualmente - ha affermato Marc Peyres, export marketing manager per Blue Whale - la domanda è superiore all'offerta. E' un buon anno per i produttori". Per i prossimi due mesi si prevede una forte domanda di mercato. "Diversi Paesi europei concluderanno la stagione in breve tempo; successivamente sul mercato ci sarà un vuoto fino alla prossima stagione".
Previste carenze
"Considerato che l'Europa arriverà a fine marzo con volumi ridotti, l'emisfero meridionale, dove la stagione comincerà a breve non sarà in grado di colmare le lacune sul mercato europeo - ha anticipato Marc - Per quanto riguarda il mercato francese ci aspettiamo un vuoto produttivo, semplicemente perché i volumi disponibili non sono sufficienti".
Negli ultimi anni le stagioni dei due emisferi si stanno sovrapponendo sempre di più, grazie alle migliori infrastrutture per lo stoccaggio. "Le mele dell'emisfero meridionale hanno perduto la quota di mercato sul mercato europeo - ha sottolineato Marc - La causa principale è che le mele dell'emisfero sud risultano meno competitive. I prezzi erano troppo elevati, anche a causa degli elevati costi di trasporto".
Degustazioni di mele Nova in un supermercato asiatico
Mercato difficile in Asia e Medio Oriente
Il mercato internazionale è stato difficile anche per le mele europee. Marc sostiene che i risultati raggiunti in Asia e Medio Oriente siano stati deludenti. "Osserviamo gli effetti di un euro forte. Negli ultimi due anni avevamo goduto di un tasso di cambio vantaggioso, ma ora la commercializzazione sta diventando più complicata".
Promozioni in negozi vietnamiti
Durante la seconda metà dello scorso anno sul mercato asiatico c'era meno spazio per le mele europee. "L'emisfero meridionale è stato presente sul mercato fino a dicembre, ovvero molto più a lungo del solito. Il mercato cinese è stato quindi meno buono di quanto ci si aspettasse - ha spiegato Marc - e abbiamo dovuto ricercare nuovi mercati". Sebbene numerosi esportatori europei contino sul mercato cinese, esso si rivelerà essere di nicchia.
"La Cina produce 45 milioni di tonnellate di mele, quindi i volumi a disposizione saranno molto elevati. Inoltre, non tutti gli esportatori europei hanno disponibilità di frutta della qualità appropriata o delle varietà più adatte a questo mercato. Siamo stati presenti sul mercato cinese per diversi anni, ma si tratta di uno sbocco esclusivamente per prodotti premium". Il consumatore cinese preferisce una mela dolce, compatta e croccante, il che rappresenta una combinazione di fattori non troppo frequente in Europa. "Nel Medio Oriente la situazione è paragonabile a quella asiatica".
Degustazioni di mele Nova in un supermercato asiatico
Negli ultimi anni sono state sviluppate numerose nuove varietà e il mercato si è aperto. "Attualmente esistono 20-25 cultvar diverse. E' quindi difficile svilupparne una nuova che sia anche buona. Noi abbiamo le varietà club Pink Lady e Rockit. Presenteremo presto una nuova mela della categoria Fuji, molto dolce, adatta anche al mercato asiatico".
La Blue Whale ha acquistato i diritti per questa nuova cultivar. "Si tratta di una produzione programmata, dal momento che vengono presentate sul mercato sempre più varietà club. In futuro sarà ancora più difficile svilupparne nuove: dovranno essere davvero molto buone, diverse, e aggiungere qualcosa all'offerta attuale".
Per maggiori informazioni:
Marc Peyres
Blue Whale
Tel.: +33 (0) 563 21 56 56
Email: marc@blue-whale.com
Web: www.blue-whale.com
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