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CAAT: da mesi calma piatta per il comparto orticolo

 "Da qualche mese si registra una calma piatta del comparto orticolo, il prodotto si accumula, nonostante la buona qualità, e la quotazione si abbassa". E' quanto ci riferisce un operatore del Centro Agro-Alimentare di Torino.




Per quanto riguarda la verdura stagionale, il prezzo di cavoli, broccoli, cavolfiore e verza oscilla dai 0,30 ai 0,60 €/kg; fa eccezione solo la cima di rapa che raggiunge anche 1 euro al chilo nel caso di buona qualità. Per le lattughe, a parte la foglia di quercia e l'Iceberg che vengono vendute da 1 a 1,20 €/kg, tutte le altre oscillano dai 0,50 ai 0,70 €/kg.

Nei prossimi giorni si spera in una ripresa della quotazione anche per le zucchine, che fino a oggi hanno raggiunto 1,20-1,30 €/kg per la bianca e 1,10 €/kg per la scura. Pare inoltre che le grandinate e le gelate degli scorsi giorni che hanno investito Almeria abbiano danneggiato soprattutto le zucchine, per cui arrivando minori quantitativi la quotazione dovrebbe aumentare. Per quanto riguarda i peperoni, il prezzo oscilla da 1,50-1,60 €/kg per il prodotto proveniente dal Sud Italia a 1,60-1,80 €/kg per il prodotto spagnolo.

Altra situazione critica è quella che stanno attraversando i pomodori invernali, quali costoluto, camone e merinda, il cui mercato non è mai decollato con una quotazione media da 0,80 a 1,50 €/kg, non per mancanza di qualità, ma per mancanza di richiesta; pare non ci sia interesse per queste tipologie; al contrario si è registrata una maggior richiesta di Cuore di Biue e datterino. 

In questi ultimi anni si stanno osservando dei cambiamenti di tendenza: anche il carciofo, che andava a ruba, ora si fa fatica a venderlo; visti i quantitativi enormi, le quotazioni sono basse (8-17 centesimi/capolino): il consumatore cerca solo il carciofo semilavorato in vaschetta, che risponde meglio alle nuove esigenze.

Un altro mercato critico è stato ed è quello delle patate, gli elevati volumi hanno compromesso la quotazione, che oscilla da 0,22 a 0,45 €/kg. Sullo stesso livello di prezzi si trovano anche i finocchi.

La calma piatta, che ha caratterizzato il comparto orticolo dall'autunno ad oggi, non ha interessato il comparto frutticolo che ha visto un rialzo fino a 15 centesimi al chilo per le mele, rialzo atteso vista la minore produzione del 2017: la mele di prima scelta vengono vendute anche a 2 euro al chilo.

Anche le banane hanno avuto un rialzo, visti i minori quantitativi provenienti dal Costa Rica. Anche gli altri frutti tropicali si vendono bene: pur se la scelta d'acquisto non dipende dal prezzo ma dall'aspetto visivo, il colore di mango e papaia sono determinanti per l'acquisto.

Gli agrumi si vendono senza quotazioni o movimentazioni eccezionali; in generale da novembre a dicembre si vendono più clementine, da gennaio si vendono più arance; mentre per i mandarini ogni anno i quantitativi calano: si tratta di un prodotto poco apprezzato e forse poco 'compreso' dal consumatore. In questo momento, le quotazioni di clementine spagnole e arance oscillano da 1,20 a 1,50 €/kg a seconda della pezzatura.

Anche i kiwi stanno andando bene: si suddividono in kiwi non marcato nazionale e kiwi Zespri, i primi vengono venduti da 1,50 a 1,80 €/kg; i secondi da 3,50 a 3,80 €/kg.

Infine, da un mesetto circa sono presenti anche le fragole che si vendono da 3,50-4,00 €/kg, le fragole siciliane, a 5-6,50 €/kg, la Candonga.

Da un confronto fra comparto frutta e comparto verdura, indubbiamente le vendite di frutta stanno andando meglio; la verdura ha subito cali elevati come quotazione, dovuti a una significativa minore richiesta di prodotto.