Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Argentina: la produzione dei limoni di Tucuman aumentera' fino all'8 per cento

Nel 2017, la produzione di limoni freschi è stata pari a 1,4 milioni di tonnellate, un livello inferiore rispetto alle attese del mercato. "Dovremmo produrre 1,65 milioni di ton: il calo della produzione non ci ha permesso di avere abbastanza prodotto fresco da esportare", ha dichiarato Jose "Yayo" Carbonell, presidente della Federazione argentina degli agrumi (Federcitrus), che ha anche affermato che, nel 2018, si prevede una crescita della produzione dal 7% all'8%.

Carbonell ha anche affermato che le esportazioni sarebbero cresciute e che l'apertura di mercati come Stati Uniti, Messico, Brasile, Vietnam o Indonesia, è stato uno dei migliori provvedimenti presi dal Governo. "L'esportazione crescerà ma è difficile calcolare quanto. Dobbiamo conquistare i mercati".

Tucumán, ad esempio, quest'anno invierà 20.000 tonnellate di limoni negli Stati Uniti, tanto più che un recente provvedimento del presidente Donald Trump consente a frutta e agrumi l'accesso a dazio zero (attraverso il General System of Preferences, sistema generale di preferenze tariffali).

In ogni caso, nel settore c'è allarme per i problemi della frutticoltura in generale - questioni come l'alta pressione fiscale, i costi logistici e la mancanza di accesso al credito. "Nel caso dei limoni, i prezzi internazionali sono indicativi della mancanza di competitività nel settore" ha affermato il produttore di Tucumán.

Mentre nel caso dell'accesso ai mercati, afferma che anche con le condizioni tariffarie del Cile, i produttori argentini potrebbero migliorare il loro fatturato (al netto delle commissioni) del 3,4%, rispetto alla loro situazione attuale, per esportare nell'Unione europea. Una maggiore integrazione commerciale, sostenuta da un accordo UE-Mercosur, sarebbe forse la più potente delle riforme per il settore.

Fonte: cronista.com
Data di pubblicazione: