Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Creata una criptomoneta basata sulle banane

Potrebbe sembrare un bufala, una delle tante "fake news" che si trovano a zonzo per il web, ma di fatto, non lo è. Qualcuno ha creato una criptomoneta basata sulle banane, o meglio, sulla loro esportazione. Si chiama Bananacoin, è stato co-fondato dagli imprenditori Oleg Dobrovolsky e Alexander Bychkov e sostiene di essere la prima piantagione rispettosa dell'ambiente in Laos.

I fondatori distribuiscono "token" utilizzando la blockchain di Ethereum, un'applicazione di dati decentralizzata spesso utilizzata per la crittocurrency. Ogni gettone - pari al prezzo all'esportazione attuale di 1 chilogrammo di banane - è essenzialmente immagazzinato in una vera piantagione di banane biologiche in Laos, dove si trovano i creatori.



Quelle banane sono raccolte e vendute nella vicina Cina, dove la domanda di frutta, secondo i due imprenditori, sarebbe decisamente maggiore dell'offerta. Peraltro non si tratterebbe di una banana comune, ma della varietà "Lady Finger", più costosa e popolare nel mercato cinese. E diversa dal tipo Cavendish trovato nella maggior parte delle botteghe.

I Bananacoins erano già disponibili in prevendita dallo scorso settembre, ma la maggior parte degli internauti ha sentito parlare di loro solo a partire da questo mese. E ad oggi, su 14 milioni di gettoni disponibili, quasi 3,6 milioni sono già stati venduti (secondo il sito web).

Fonte: diariodelweb.it / bananacoin.io
Data di pubblicazione: