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Ed e' pure biologico: la scommessa di un agricoltore della provincia di Isernia

In Molise il primo meleto a quota 1200 metri

Un meleto biologico a quota 1200 metri. Se fossimo in Trentino o in Alto Adige, non sarebbe una gran notizia, ma qui si tratta di un imprenditore della provincia di Isernia, in Molise, che ha piantato 2,5 ettari di meleto nel territorio comunale di Vastogirardi. "Può essere un azzardo - spiega Fabio Sabelli, classe 1972 - anche perché si tratta di una coltivazione bio. Ma sono fiducioso che avremo successo. Nello scorso autunno abbiamo raccolto le prime mele, ma la prima produzione consistente la raccoglieremo nel prossimo ottobre".


Fabio Sabelli è al centro

Sabelli ha piantato varietà Golden stark e Golden orange. Sono mele che in genere si raccolgono nella seconda decade di settembre, in altre zone ma, a 1200 metri di altitudine e con il clima della zona, è prevista una raccolta tardiva attorno a metà ottobre.


Il meleto nei mesi scorsi

"Sarà un prodotto fresco tardivo - dice l'agricoltore - da immettere sul mercato subito. Qualcuno ci ha chiesto di comprarlo sulla pianta, come si usa al sud, ma noi preferiamo andare direttamente sul mercato o rivolgerci a grossisti che ci pagheranno le mele a seconda della qualità e del prezzo del momento".

In azienda Sabelli coltiva già patate rosse della zona e ciliegie tardive. Il meleto è una scommessa. Ha messo a dimora 5000 piante che saliranno a 8000 il prossimo anno. L'investimento è stato reso possibile anche grazie a fondi del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Molise 2014/2020, in relazione alla Misura 4.1.


Il meleto nei mesi scorsi

"Non esistono meleti nell'arco di 30 chilometri - aggiunge - e in tutta la provincia la frutticoltura è poco presente. La nostra è una scommessa doppia, perché dobbiamo inventarci tutta la filiera. Ma essere pionieri alle volte paga. Abbiamo scelto queste due varietà di mele perché crediamo che siano le più adatte per questo clima e in grado di produrre frutti di elevata qualità organolettica".

"Sì, sono spaventato dall'idea di fare del biologico. Con il convenzionale sarebbe stato tutto più facile. Ma siamo bio per vocazione: la nostra zona è la patria del biologico, qui attorno non vi sono meleti e poi penso che mele bio saranno facilmente commercializzabili se riusciremo a far passare il messaggio. Le prime mele bio d'altura del Molise. Ora lavoriamo sodo per avere, a metà ottobre, il primo raccolto consistente".