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Israele: il capodanno ebraico fa aumentare i consumi del 10%

Sono iniziati i preparativi per la festa di Rosh HaShana, il capodanno ebraico, che quest'anno si celebra dal 20 al 22 settembre. Durante questa festività, il consumo di diversi prodotti ortofrutticoli è di molto superiore alla media rispetto al resto dell'anno e i supermercati e gli importatori devono organizzarsi in anticipo per garantire un'offerta sufficiente.



La tradizione ebraica vuole che durante questa festa si consumi qualcosa di dolce come augurio per un dolce anno nuovo; la consuetudine è quella di mangiare una mela immersa nel miele. Pertanto la domanda di mele cresce di oltre il 10%: gli israeliani consumano normalmente circa 730 tonnellate di mele in una settimana, ma durante questi sette giorni in particolare ne mangiano più di 835 ton.

Negli ultimi anni, la tendenza è stata in crescita e dovrebbe aumentare ancora anche quest'anno. Sebbene Israele abbia una grande produzione di mele, soprattutto nella zona a nord del Paese, ogni anno vengono importate circa 26.000 ton di mele dall'Europa e dagli Stati Uniti, per soddisfare la crescente domanda locale.

In generale il consumo di prodotti alimentari aumenta in occasione delle celebrazioni, secondo Gal Zahav della grande catena di supermercati Shupersal. "Per quanto riguarda le mele, che sono di gran lunga il prodotto più diffuso, c'è una generale tendenza a un maggior consumo nei supermercati durante le festività, poiché ci si prepara ad organizzare cene nelle proprie case. La melagrana è uno dei frutti che è ancora in stagione nel periodo di festa ed è molto richiesto per il suo sapore dolce".

Sebbene la stagione delle esportazioni delle melagrane israeliane precoci, in questo periodo dell'anno, sia rallentata, rimane ancora sufficiente per il consumo locale. In media gli israeliani consumano circa tre melagrane all'anno, due delle quali durante il periodo di festa; le vendite in questo caso aumentano fino all'800%.

L'anno scorso la produzione globale di melagrane è stata di circa 66.000 ton, di cui 18.000 sono state esportate mentre il resto è stato consumato a livello locale, soprattutto durante il periodo di festa. Quest'anno i coltivatori hanno sperimentato un raccolto ancora più abbondante, poiché le nuove varietà e le nuove piantagioni stanno entrando in produzione.

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: