Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Confagricoltura Ferrara: produzione costosa e calo dell'export per le carote

"Forse non tutti lo sanno, ma restando in ambito regionale, la carota rappresenta il prodotto tipico per eccellenza del territorio ferrarese". Lo ricorda Confagricoltura Ferrara, che sottolinea come, su un totale di 2.062 ettari di carote coltivate in Emilia Romagna nel 2017, il 98%, pari a 2.022 ettari, siano stati coltivati in provincia di Ferrara, in particolare nei Comuni di Mesola e Codigoro. Il Basso ferrarese infatti, con le particolari caratteristiche del terreno sabbioso e soffice, risulta particolarmente adatto a questa coltivazione.

Tuttavia, questa importante orticola sta attraversando una grave crisi, aggravatasi ulteriormente quest'anno nonostante i produttori sperassero in un mercato in crescita e premiante, a fronte di un 2016 pesante e negativo. I costi di produzione sono superiori ai 4000 euro per ettaro, esclusa la manodopera e gli eventuali affitti del terreno, ma da ormai due anni consecutivi subisce performance negative, con una Plv in segno meno del 30-35% a causa della diminuzione del 44% del prezzo unitario.

Molteplici anche le motivazioni delle minori esportazioni: il mancato freddo di quest'inverno ha fatto sì che i Paesi del Nord Europa riuscissero a effettuare un ciclo continuo della produzione (poi frig conservata) coprendo il mercato interno; inoltre, siccità e calore eccessivo di questa estate hanno ridotto la produzione.

Per quanto riguarda la produzione estiva, la domanda interna non è stata sufficiente ad assorbire l'offerta: I produttori stanno valutando se dedicare meno ettari a questa orticola; a oggi si registra un calo del 25 per cento sulle semine estive per la produzione invernale.
Data di pubblicazione: