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In Sicilia il melone retato si coltiva meglio in verticale

"Quest'anno la campagna del melone ha avuto una buona performance, grazie al nostro metodo di coltivazione in verticale". Così Rosario Spataro, un produttore di Ispica (RG), nel tracciare un bilancio sulla stagione di meloni e mini angurie.


Foto: melone retato coltivato in verticale, nell'areale di Ispica (RG)

Spataro da anni è impegnato nella produzione e commercializzazione di articoli biologici, di cui è sostenitore convinto. E i fatti non gli danno torto, considerato che anche la Coldiretti qualche giorno fa ha segnalato "un aumento del 16% delle vendite al dettaglio nel 2017 degli alimenti biologici, che sono le vere star del carrello, grazie a una crescita della domanda ininterrotta da oltre un decennio".

"La maggiore estensione delle superfici in Italia - ha rilevato, tra le altre cose, Coldiretti - è registrata in Sicilia con 363.639 ettari..."


L'imprenditore agricolo Rosario Spataro

"La chiusura stagionale, che coincide approssimativamente con la fine dell'estate - spiega Spataro - è stata caratterizzata da un ottimo andamento produttivo dei vari segmenti del pomodoro come datterino, ciliegino, pomodoro a grappolo e ovale. Per la zucchina, non tenendo conto delle oscillazioni dovute alle intemperie invernali, abbiamo riscontrato un andamento costante".

"Come per gli anni precedenti, le produzioni di melone retato, melone gialletto e minianguria - continua l'imprenditore agricolo - hanno avuto un andamento ottimo per quanto ci riguarda. La commercializzazione ha avuto qualche incertezza dovuta alle oscillazioni nei consumi durante i mesi di maggio-giugno, per via delle situazioni climatiche sfavorevoli in Nord Italia e in Europa".

A fare la differenza tra un'annata buona e una cattiva sono talora le tecniche di produzione. Nella sua azienda, Spataro utilizza il metodo della coltivazione in verticale che, come egli dichiara: "negli ultimi tre anni ci ha dato notevoli soddisfazioni in termini di resa e qualità, facendo di quest'azienda un riferimento nel segmento del melone".

"Grazie al nostro metodo di coltivazione, la campagna 2017 - dice ancora l'imprenditore agricolo - ha segnato un aumento della produzione del 30% circa rispetto alla precedente e contiamo di crescere ancora".

"Quest'anno le superfici di produzione sono state di 5 ettari per il melone retato, con un raccolto di 300 tonnellate. Il prezzo iniziale nel mese di maggio ha segnato 2 Euro/Kg, mentre gli stacchi finali si sono attestati a 1 Euro/kg - racconta Spataro - inoltre abbiamo coltivato ben 20 ettari di minianguria, con un raccolto di 500 tonnellate. In questo caso, i prezzi sono rimasti stabili sulla media di 0,80 Euro/kg, da maggio a luglio. Sono 8 gli ettari che abbiamo impegnato per il melone gialletto, con un raccolto di 300 tonnellate che, da giugno a settembre inoltrato, ha mantenuto una quotazione la media di 80 - 90 Eurocent/kg".


Melone retato

"Tutto sommato - conclude l'imprenditore - siamo riusciti a chiudere una discreta annata agraria, soprattutto considerando che quest'anno le carote e le patate (colture trainanti in questi areali - ndr) sono andate giù di prezzo sin dal mese di giugno. Speriamo adesso nelle prossime proiezioni colturali".