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Il commento dell'amministratore delegato di Sainsbury

UK: le regole post-Brexit potrebbero tradursi in un grosso spreco di cibo

Mike Coupe, amministratore delegato di Sainsbury, ha messo in guardia circa i controlli doganali rigorosi nei confronti dei beni di consumo provenienti dalla UE dopo la Brexit, e che potrebbero comportare l'accumularsi di alimenti freschi lasciati a marcire alle frontiere.

In un intervento durante un dibattito sulla Brexit, Coupe ha dichiarato che qualsiasi cosa interferisca con le catene di approvvigionamento alimentare consolidate, attualmente disciplinate dalle disposizioni doganali dell'UE, sarebbe "dannosa".

"Fonti britanniche riportano che all'incirca un terzo dei beni alimentari consumati nel Regno Unito provengono dall'Unione europea, e inoltre i beni alimentari sono di gran lunga i più esportati dalla Gran Bretagna", ha dichiarato Coupe alla Press Association.

"Se prendiamo ad esempio le nostre catene di approvvigionamento di prodotti freschi - ha proseguito il Ceo - oggi noi carichiamo la merce su un camion in Spagna, con arrivo in un centro di distribuzione da qualche parte in Inghilterra, senza aver attraversato i controlli di frontiera. La riproposizione dei controlli doganali avrà due effetti: aumento dei costi e ripercussioni negative sulla freschezza. Se si spediscono prodotti freschi da lunga distanza, anche qualche ora di ritardo può avere un impatto significativo".

Coupe ha sostenuto che le ripercussioni della Brexit sulla catena di approvvigionamento non sono pienamente riconosciute dal Parlamento britannico e ha avvertito che se entro marzo 2019 non sarà stata trovata una soluzione, i dettaglianti e i produttori "si faranno sentire molto forte".
Data di pubblicazione: