Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Confagricoltura Ferrara: annata difficile per chi coltiva patate, prezzi molto bassi

ATTENZIONE: NOTIZIA IN FASE DI VALUTAZIONE

"E' decisamente un'annata negativa per la coltivazione di patate". Lo afferma Confagricoltura Ferrara, che indica nella concorrenza di prodotto proveniente da altre zone del Paese e dall'estero, le principali motivazioni che hanno portato a quotazioni impossibili da sostenere per i produttori.

"C'è stato un accavallamento con le produzioni del sud, in particolare quelle di Sicilia e Campania, regione quest'ultima che ha registrato un aumento dei terreni coltivati a patata ed una produzione molto buona. Tutto il prodotto è stato riversato sul mercato anche per la insufficienza di strutture di frigoconservazione al sud, ed a questo si aggiunge il prodotto proveniente dall'estero, che la grande distribuzione dimostra di preferire a causa del prezzo basso a cui viene proposto".

"Nel Veneto - prosegue Confagricoltura Ferrara - altra regione tra le principali produttrici, la resa produttiva è stata di molto inferiore rispetto alla media a causa delle bizzarrie climatiche, mentre nella nostra regione la contrazione è contenuta e la qualità del prodotto è buona. Il prezzo però è addirittura inferiore rispetto a quello già non entusiasmante del 2016, che per le nostre produzioni provinciali si è attestato tra i 24 ed i 26 centesimi al kg, circa 4 centesimi meno del 2015".
Data di pubblicazione: